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Estate salata per le famiglie, aumentano i costi: gelati da record

Incrementi sia la mare, sia in montagna

Pubblicato da: redazione | Sab, 16 Agosto 2025 - 10:07
gelato artigianale

Vacanze sempre più care per le famiglie italiane, sia che si scelga il mare che la montagna. Secondo un’indagine di Adoc (Associazione per la Difesa e l’Orientamento dei Consumatori), l’estate 2025 si conferma tra le più dispendiose degli ultimi anni, complice l’impennata dei prezzi in numerosi settori legati al turismo.

Anche la montagna, tradizionalmente considerata un’alternativa più economica, risente dei rincari. Nei rifugi alpini, i costi sono ormai da capogiro: ricaricare una semplice borraccia d’acqua può costare 1 o 2 euro, mentre un piatto di pasta supera facilmente i 20 euro. Chi decide di pernottare in quota deve mettere in conto una spesa tra i 60 e i 100 euro a persona per la mezza pensione. L’aumento dei prezzi, spesso giustificato dalla logistica complessa e dai costi di gestione in alta quota, rischia però di trasformare la montagna in una meta per pochi.

Vacanze sempre più esclusive anche per chi viaggia con il proprio animale domestico. Il supplemento per ospitare un cane in hotel può variare da 10-15 euro a notte nelle strutture più semplici fino a 30-80 euro in quelle di fascia alta o con servizi specifici. E per accedere alle spiagge attrezzate per cani, le cosiddette dog beach, si spendono tra i 20 e i 50 euro al giorno, in base alla località e ai comfort inclusi: lettini anche per Fido, aree ombreggiate, doccette e zone sgambamento.

Non va meglio con i gelati. Il classico cono artigianale, simbolo delle vacanze italiane, è sempre più un lusso. Il prezzo medio si aggira intorno ai 2,70 euro, ma può arrivare a 5 euro (e oltre) in località turistiche. A Ruvo di Puglia, in provincia di Bari, si registra il cono più costoso d’Italia: ben 70 euro, giustificati, secondo il venditore, dall’esperienza esclusiva e dall’impiego di ingredienti rari e pregiati. Anche il gelato sfuso risente dei rincari, con un chilo che oscilla tra i 25 e i 30 euro. Nei supermercati, le confezioni multiple raggiungono gli 8,50 euro al chilo, mentre il mezzo chilo di gelato di marca si attesta tra i 4,75 e i 5,50 euro. Accanto all’aumento dei prezzi, si fa sempre più strada il fenomeno della “shrinkflation”, ovvero la riduzione delle porzioni a parità di costo. Un esempio su tutti: i gelati su stecco hanno perso in media il 15% del loro volume dal 2002.

Infine, non passano inosservati i prezzi esorbitanti di prodotti di prima necessità nei chioschi e nei mini-market delle località turistiche: un semplice panino confezionato può costare 7-8 euro, mentre una bottiglia d’acqua da un litro si paga anche 2-4 euro. Un’estate che, tra mare e montagna, mette a dura prova il portafoglio delle famiglie italiane.

Foto repertorio

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