Maxi confisca da parte della Direzione Investigativa Antimafia nei confronti di un imprenditore di Cerignola, da anni attivo – secondo gli inquirenti – nel settore della frode alimentare. Il Tribunale di Bari, sezione Misure di Prevenzione, ha disposto il sequestro di beni per un valore complessivo di circa sei milioni di euro, ritenendo fondate le indagini che lo indicano come figura di spicco nella sofisticazione e commercializzazione su larga scala di olio d’oliva.
L’uomo era già noto alle autorità per precedenti vicende giudiziarie che, nel tempo, hanno delineato un quadro accusatorio solido, tanto da giustificare l’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale. Secondo quanto riportato in una nota ufficiale, gli investigatori hanno riscontrato una forte sproporzione tra i redditi dichiarati dall’imprenditore e dal suo nucleo familiare e l’effettivo patrimonio accumulato.
Le indagini hanno permesso di ricostruire l’intero impero economico costruito nel tempo, riconducibile all’indagato. Nel dettaglio, il provvedimento riguarda due società agricole, una società attiva nell’imbottigliamento di olio di semi e olio d’oliva, una ditta individuale e un’altra società immobiliare, oltre a autoveicoli, macchine operatrici speciali, venti terreni e venti fabbricati, insieme ad altri diritti reali di godimento.
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