A seguito del grande successo registrato in occasione delle aperture straordinarie dell’ex vivaio comunale, organizzate negli scorsi mesi in occasione di campagne nazionali del Fondo Ambiente Italia, il Comune ha raccolto più di 2mila 500 firme, grazie alle quali la struttura in via Napoli (ad angolo con via Caracciolo) è diventata un “Luogo del cuore” del FAI.
L’amministrazione comunale, pertanto, ha deciso di partecipare al bando FAI “I luoghi del cuore 2025”, proponendo il primo stralcio di un progetto più ampio, che mira alla riapertura permanente del luogo, sensibilizzando la società civile sull’importanza di proteggere e valorizzare il patrimonio storico-artistico e naturalistico italiano, e puntando a innescare nuovi processi sul territorio, con impatto culturale, sociale, economico e ambientale.
La partecipazione al bando consente, infatti, di ottenere un finanziamento da parte del FAI, con cui si provvederà alle prime lavorazioni di messa in sicurezza del vivaio. L’obiettivo è anche attivare le comunità, stimolando la collaborazione tra enti e portatori di interesse su scala locale, e favorendo la nascita di forme di partenariato.
Il Comune, in vista della candidatura del progetto, intende raccogliere proposte di collaborazione da parte di associazioni e cittadini, che convergeranno in un’unica proposta progettuale, cofinanziata dall’amministrazione comunale, per costruire insieme un panel condiviso di attività che possano realizzarsi all’interno del vivaio, a titolo gratuito, per il primo periodo di apertura. Iniziativa che intende anche sperimentare un uso temporaneo del vivaio quale scenario inedito della città in cui organizzare attività culturali, didattiche e di intrattenimento e, in generale, di comunicazione, promozione e valorizzazione del bene.
Si invitano, dunque, associazioni e singoli cittadini a presentare istanza di collaborazione compilando il modulo in allegato e scaricabile a questo link, da inviare all’indirizzo rip.igieneeambiente@comune.bari.it entro le ore 12 del 22 settembre.
“Il vivaio comunale è un posto magnifico che, grazie all’impegno dell’amministrazione comunale e alla passione dei volontari del FAI, finalmente moltissimi baresi, soprattutto i più giovani, hanno avuto modo di conoscere e apprezzare come tesoro nascosto di biodiversità urbana, cresciuto anche nei lunghi decenni di abbandono – commenta l’assessora al Clima, all’Ambiente e alla Transizione ecologica Elda Perlino -. Il nostro obiettivo è stato, sin dall’insediamento, quello di restituire alla città il suo vivaio comunale per riproporlo in forma moderna, valorizzando la sua funzione di bosco urbano, ecosistemica e, perché no, anche didattica ed educativa. Ecco perché oggi vogliamo raccogliere tutte le idee, gli spunti, le suggestioni, i progetti dei cittadini, degli attivisti e delle associazioni, per costruire un programma unico e condiviso di iniziative, da sperimentare in occasione della futura riapertura. Ringrazio, quindi, chi ci ha sostenuto fino a questo momento visitando e votando il vivaio come ‘Luogo del cuore’, e faccio appello alle sensibilità ambientaliste, ecologiste e creative a dare il loro contributo in questa nuova fase di rinascita del vivaio”.
Per una migliore comprensione del bando si allega di seguito il link cui è scaricabile:
https://fai-website.imgix.net/uploads/2025/08/05150418/1.-BANDO-I-LUOGHI-DEL-CUORE_2025_proroga.pdf
IL VIVAIO COMUNALE
In questo luogo, idoneo alla formazione e ricostituzione del verde cittadino, a partire dal 1932 venivano allevate e riprodotte piante per l’intera città a un costo irrisorio. Nascosto dietro un cancello di ferro arrugginito, sormontato dallo stemma del Comune di Bari, in questo spazio di circa 2000 metri quadri è cresciuto un inaspettato bosco urbano: il lungo tempo trascorso dalla chiusura, più di trent’anni, ha preservato il fascino di questo luogo e la meraviglia della sua riscoperta. Una sorta di giardino ecologico ricco di alberi, arbusti, erbe e vegetazione autoctona, dove parlare di biodiversità è quasi riduttivo per la ricchezza quantitativa e qualitativa di varietà che solo un sopralluogo più accurato potrà svelare. Tra le specie presenti ci sono infatti: ficus australis, ficus benjamina, un bosco di bambù, i quercus ilex, rhamnus alaternus, genista, ailanthus (specie alloctona), chamarops humilis e phoenix rinate dai resti delle piante madri, juniperus glauca arborei, schinus molle e acanthus mollis.