Centinaia di docenti questa mattina hanno “assediato” la sede del Consiglio regionale per urlare il loro no ai trasferimenti. Con i cartelli che indicavano le nuove sedi distribuite tra il centro e il nord Italia (da Rimini a Udine), hanno ribadito le ragioni delle loro proteste, con i “nastrini rossi” stretti al polso (simbolo della protesta in Puglia) e il sostegno dei sindacati Cgil, Cisl, Uil e Snals. Al loro fianco anche i figli, i parenti che saranno costretti a lasciare in Puglia.
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“Si vuole richiamare l’attenzione sulla pesante situazione che, in questi giorni, sta investendo il mondo della scuola pugliese -spiegano i sindacati – e che sta creando enormi difficoltà e disagi a un gran numero di insegnanti e alle loro famiglie a causa dei rilevanti errori presenti negli elenchi della mobilità dei docenti di cui siamo stati tempestivamente informati dalle nostre sedi territoriali. Si tratta di errori che per quanto numerosi, senza ricorrere alle vie giudiziarie, sono risolvibili per via stragiudiziale con il tentativo di conciliazione tra le parti”.
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Stesse manifestazioni si sono tenute anche in Basilicata davanti la sede dell’Usr in piazza delle Regioni a Potenza e in Sicilia davanti la Prefettura di Palermo in via Cavour. “Questo il primo vero passo – spiegano i docenti del movimento “nastrini rossi” – per costruire una federazione delle organizzazioni e dei movimenti spontanei di docenti che a livello locale, su tutto il territorio nazionale, si sono costituiti al fine di contrastare le ingiustizie presenti nella riforma della Buona scuola”.
rnI numeri parlano chiaro: 1.700 insegnati in Puglia, 700 in Basilicata e 5 mila in Sicilia solo per la primaria e la secondaria di primo grado, saranno costretti il primo settembre ad abbandonare la propria terra per raggiungere le sedi assegnate dall’algoritmo del Miur.rnrn”Numeri allarmanti – continuano i professori – che fanno pensare ad un chiaro disegno politico di desertificazione del Sud in favore del centro-nord Italia”.rnrnI docenti hanno incontrato l’assessore Sebastiano Leo e Alfonso Pisicchio, consigliere regionale e presidente della commissione Scuola.rnrn“Valutare la concreta opportunità di attivare con i sindacati e la Regione Puglia – ha detto Pisicchio – e di concerto con l’Ufficio Scolastico Regionale, delle deroghe per evitare in extremis questo trasferimento di massa. Noi saremo sempre al fianco di chi legittimamente manifesta per far valere i propri diritti”.rnrnEcco le immagini della protestarnrnrnrn