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Mattarella all’Anci: “Il 12 luglio una tragedia inaccettabile. Non si deve mai più ripetere”

Pubblicato da: redazione | Mer, 22 Marzo 2023 - 11:37
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“Rivolgo un augurio di buon lavoro ad Antonio Decaro e a quanti lo affiancheranno, perché sia possibile perseguire con efficacia gli obiettivi che tutti insieme vi darete”, così ha aperto il suo discorso il capo dello Stato, Sergio Mattarella durante il congresso nazionale dell’Anci che si sta svolgendo a Bari. “Nel Sud d’Italia – dice – in Puglia, vi sono risorse preziose. Promuoverle, valorizzarle, utilizzarle è una priorità per il Paese. L’Italia ha un destino comune, e la dimensione globale in cui il nostro Paese è immerso rafforza, se possibile, ancor di più le ragioni della nostra unità”.

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Poi il ricordo dell’incidente ferroviario: “In questo giorno, a tre mesi esatti dal tragico incidente ferroviario sulla tratta Andria-Corato, che è costato la vita a 23 persone, voglio rivolgere ancora un commosso pensiero a familiari e amici delle vittime, ai feriti e a tutte le comunità colpite da tanta sofferenza. E’ stata una tragedia inaccettabile: dobbiamo assicurare, con immediatezza, che non possa mai più ripetersi nulla di simile”.

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Poi si rivolge ai sindaci presenti: “La vita nei Comuni è la vita dei cittadini: dalla sua qualità dipende molto della nostra condizione e del nostro stesso modo di pensare la società, le relazioni, il futuro. La dura crisi economica di questi anni – benché costringa ancora a sacrifici e impegni straordinari – non è la sola ragione che ci spinge al cambiamento. Predisporci ai mutamenti in atto soltanto come riflesso di condizioni oggettive, di vincoli esterni, di stringenti compatibilità economiche, induce a rassegnazione, a sfiducia, e pone le premesse di tensioni ed emarginazioni. Dobbiamo invece saper affrontare i tempi nuovi cercando di cogliere le opportunità per avviare un sviluppo davvero sostenibile, per ricostruire nel mercato globale il senso delle politiche pubbliche, per ridurre squilibri e diseguaglianze. I Comuni non sono la periferia ma le fondamenta della costruzione democratica”. Sottolinea che “la democrazia oggi è sfidata e voi sindaci, in questa partita, non siete spettatori, né giocatori seduti in panchina. Siete protagonisti, artefici”. Ha ammesso anche che i tagli continui dei fondi riservati dallo Stato ai Comuni ha danneggiato gli Enti locali. “Per un lungo ciclo i Comuni hanno pagato un prezzo elevato alle restrizioni del bilancio dello Stato. I tagli hanno anche inciso su sprechi e indotto a pratiche migliori, ma talvolta hanno colpito nel vivo il tessuto sociale, i servizi alle persone, gli investimenti, la manutenzione, il sostegno alla crescita, aumentando il divario sociale. Linee di frattura si sono accentuate tra Nord e Sud, tra città metropolitane e aree interne, tra ceti sociali, tra generazioni”.

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Il ministro Alfano

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Il ministro Angelino Alfano ha aperto i lavori dell’assemblea nazionale dell’Anci alla Fiera del Levante.   “Per me è un privilegio essere qui. Viviamo un tempo complesso ma affascinante, viviamo il tempo della più grande crisi economica, il tempo della più grave minaccia terroristica. Oggi il sindaco svolge un ruolo fondamentale, siete i depositari dell’identità nazionale”.

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Il governatore Emiliano e il ricordo del 12 luglio

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, dopo aver fatto gli auguri di buon lavoro al neo presidente dell’Anci, Antonio Decaro, ha ricordato l’impegno dei sindaci pugliesi nell’utilizzare i fondi europei e nazionali per fare crescere le città sotto il profilo urbanistico, sociale e culturale. “Per agevolare questa crescita – ha detto –  hanno sopportato minacce e intimidazioni da parte della criminalità e dei potentati locali che hanno avvertito questi cambiamenti positivi come ostacoli alla loro sopravvivenza. In Puglia i sindaci sono stati al fianco delle forze dell’ordine e della magistratura nel contrasto ai crimini comuni e mafiosi, ed hanno contribuito fortemente alla tutela dell’ambiente e della bellezza del territorio”.

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Emiliano ha parlato dell’Ilva e dei preoccupanti dati epidemiologici che si sono registrati nelle province di Brindisi, Lecce e Taranto. Ed infine ha ricordato le 23 vittime e i feriti dell’incidente ferroviario del 12 luglio. “Non dimenticheremo mai la sua doppia presenza – ha detto Emiliano, rivolgendosi a Mattarella –  prima a Bari e poi ad Andria per i funerali delle vittime e il suo gesto di attendere, prima di ripartire per Roma, che anche l’ultimo feretro lasciasse il luogo delle esequie in deroga al cerimoniale. Voglio assicurare signor Presidente, che né io né i sindaci pugliesi dimentichiamo ciò che Lei ci ha chiesto e cioè di ricordare i nomi delle vittime del 12 luglio 2016 dedicando loro le stazioni ferroviarie del trasporto regionale di Puglia. È chiaro però che questa doverosa memoria avrà senso solo a condizione di consentire ai viaggiatori ferroviari il loro pieno diritto”.

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