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Bari, “emergenza freddo”: 126 posti letto in più. L’assessore: “Fondamentale il lavoro della rete”

Pubblicato da: Rosanna Volpe | Mer, 22 Marzo 2023 - 12:53

La rete cittadina, impegnata quotidianamente nel sostegno delle persone senza fissa dimora e di quelle in condizioni di estrema fragilità e povertà, ha predisposto un piano operativo aggiuntivo per fronteggiare l’emergenza freddo cominciato lo scorso 6 dicembre e che proseguirà fino a fine febbraio.

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“Oggi – racconta l’assessore al Welfare Francesca Bottalico – dopo un lungo lavoro di rete possiamo contare su 126 posti letto in più – rispetto allo scorso anno-  a disposizione dei senza fissa dimora e di tutte le famiglie in difficoltà. Oltre al potenziamento della somministrazione dei pasti e delle attività a domicilio. A questo si aggiunge un altro servizio importante, come quello svolto dall’unità di strada della Croce Rossa. Inoltre, il monitoraggio quotidiano sociale sulle povertà condotto da più di un anno attraverso il PIS sulla situazione dei dormitori e delle comunità di accoglienza, ci ha permesso di offrire servizi adeguati al bisogno più immediato”.

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La risposta più efficace per arginare l’emergenza – ha precisato la Bottalico – è stata la creazione di una rete tra il comune e le associazioni che da anni lavorano sul territorio barese per dare supporto ai cittadini in difficoltà: dagli extracomunitari, alle famiglie disagiate, agli anziani, ai barboni “per scelta”. Una logica – quella della rete – che consente di ottimizzare le energie e di intervenire in modo adeguato. Perché – ha spiegato l’assessore – “non è solo importante ‘salvare’ dalla strada i cittadini in difficoltà, ma anche reinserirli nella società e dare loro una seconda opportunità.

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“Grazie al lavoro svolto con il Pronto intervento sociale (Pis) e con la polizia ferroviaria – racconta ancora la Bottalico –  abbiamo portato nelle nostre strutture quattordici dei sedici barboni “storici” della stazione. Un intervento importante se si considera che – per anni – avevano rifiutato ogni forma di intervento mentre ora hanno scelto di essere inseriti in progetti individualizzati”.

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“In questa direzione va anche il primo Osservatorio per le politiche sociali – conclude – in fase di avvio, che prevede l’istituzionalizzazione, tra le altre cose, di una rete permanente sulla povertà estrema e che ci consentirà di creare una banca dati, e quindi di programmare e pianificare procedure e servizi polifunzionali”.

rnLa rete interistituzionale cittadina è composta da: Assessorato al Welfare, Servizi socio-educativi dei Municipi di Bari, Centri Aperti Polivalenti per Minori e Centri di Ascolto per le Famiglie, Polizia Municipale, Prefettura di Bari, Protezione civile , Polfer e Rfi , Direzione generale e Sanitaria ASL BA, Direzione Distrettuale ASL Ba, Caritas diocesana, Servizio sanitario 118, Croce Rossa Italiana, coop. soc. CAPS, Associazione Incontra, Comunità di Sant’Egidio e associazioni di volontariato dell’ambito di Bari.rnrn 

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