Si è conclusa in serata la fase degli ottavi del “Trofeo Franco Costantino”, il torneo di doppio organizzato dal Circolo tennis di Bari che ha visto gli atleti sfidarsi sui campi indoor di terra rossa fino alle 20. Tangibile la tensione degli atleti in campo, tra partite concluse al “tie-break” e racchette lanciate sul terreno per la rabbia di aver sbagliato la battuta.
Sono otto le coppie di tennisti che sono riuscite a qualificarsi per i quarti di finale, che si disputeranno domani, 3 febbraio. Le partite, molto equilibrate, hanno visto sfidarsi alcuni dei migliori atleti di circa 15 circoli pugliesi. Fondamentale per ottenere la vittoria è stato non solo il sangue freddo, ma anche l’affiatamento con il compagno di coppia, che in alcuni casi ha pesato sul risultato finale. Lo conferma arriva dal duo Frattasi – Carnevale, che è riuscito ad imporsi su Garzelli e Gisonna: “La saggezza e l’esperienza del mio compagno – spiega Carlo Russo Frattassi – è stata fondamentale per la vittoria. Fin dal primo momento mi ha spinto a mantenere alta la concentrazione. E devo dire che ci siamo riusciti”. C’è chi invece il compagno di coppia lo conosce da una vita: è il caso di Cristiano e Riccardo Trione, padre e figlio uniti dalla passione per la racchetta. Anche loro sono riusciti ad accedere ai quarti: “La mia soddisfazione più grande – ha commentato Cristiano Trione – è poter giocare accanto a mio figlio. Un sogno che speravo di realizzare sin dal primo istante in cui l’ho portato su un campo da tennis”.
Per altri, invece, l’arma segreta è l’oggetto scaramantico. “Il segreto per vincere è stata la maglietta di Roger Federer del mio compagno Vincenzo Quadrato, che gli ha permesso di portare a casa una prestazione stupenda”, scherza il maestro Raffaele Gorgoglione. Superata l’euforia della vittoria, ora la testa è però tutta alla prossima gara. “Se abbiamo coppie che temiamo in particolare? Tutte e nessuna – svela Gorgoglione -. Io credo che l’importante sia giocare bene e fare punti, a prescindere dall’abilità delle coppie. La pallina, del resto, è tonda”.