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Bari, avvocati in difficoltà economica: l’Ordine paga baby sitter e mensa

Pubblicato da: redazione | Gio, 22 Giugno 2017 - 14:30

Si chiama ‘WeAvv’ e rappresenta una best practice a livello nazionale che mira ad aiutare gli avvocati in difficoltà.

L’iniziativa è dell’Ordine degli Avvocati di Bari che, dopo aver coinvolto anche gli Ordini territoriali di Lecce, Taranto, Brindisi, Trani e Foggia, ha avuto accesso a 824.250 euro del “Fondo Pubblico – Privato per il sostegno ai genitori” stanziato dall’assessorato al Welfare della Regione Puglia.

 Il progetto, presentato questa mattina all’Ordine degli Avvocati di Bari  e supportato da una innovativa App “WeAvv”, va incontro alle difficoltà che sta affrontando la professione forense, un tempo ritenuta tra quelle economicamente privilegiate, sia a livello nazionale che regionale: a fronte di un reddito medio degli avvocati italiani nel 2015 di 38.385 euro il (19% in meno rispetto al 2010), quello dei professionisti pugliesi si è attestato lo stesso anno a 22.178 euro, in calo del 26% rispetto al 2010, quando era di 30.160. Notevole in Puglia anche il gap ‘di genere’ con le avvocate che nel 2015 hanno conseguito mediamente un reddito di 13.234 euro, meno della metà dei loro colleghi avvocati (29.298 euro).

 “L’iniziativa – ha commentato l’avvocato Francesco Tedeschi in rappresentanza del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bari – vede per la prima volta l’avvocatura pugliese unita e solidale nei confronti dei colleghi più bisognosi. Proviamo orgoglio nel promuovere un’attività in favore di una categoria professionale che, in questo momento, affronta preoccupanti difficoltà sotto il profilo economico, soprattutto per quanto riguarda gli avvocati più giovani. Ringraziamo tutte le colleghe che, sin dal 2012, hanno intravisto nell’idea di un fondo pubblico a gestione privata una delle forme più nobili della solidarietà tra aderenti alla stessa categoria”.

Sin da domani potranno presentare domanda di accesso al Fondo gli iscritti a uno dei sei Ordini forensi pugliesi e i praticanti abilitati uomini e donne con un reddito Isee del nucleo familiare non superiore a 40.000 euro e che abbiano almeno un figlio. Tra le spese che potranno essere sostenute ci sono quelle per l’accudimento dei minori (prestazioni di cura, baby sitter e colf),  lezioni di ripetizione, recupero e sostegno scolastico (compreso l’acquisto di testi). In funzione della tipologia della spesa potranno essere erogati fino a 1.200 euro all’anno. “WeAvv” prevede anche l’erogazione di contributi una tantum di sostegno al reddito per maternità o paternità per gli iscritti ai sei Ordini e i praticanti abilitati uomini e donne.

 “La gestione del Fondo regionale – dichiara Giovanna Brunetti, coordinatrice del progetto ‘WeAvv’ – che riuscirà a contribuire alle esigenze della categoria per oltre 800.000 euro è solo il primo passo di un più grande progetto di rete fra ordini regionali, rappresentato dal logo WEAVV, verso un percorso unitario che promuova e definisca la necessità di interventi di supporto al reddito in un’ottica di conciliazione dei tempi di lavoro e di cura che siano istituzionalizzati, e non erogati una tantum”.

 

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