VENERDì, 19 APRILE 2024
72,571 ARTICOLI
Dir. resp.:Samantha Dell'Edera
redazione@borderline24.com

Per segnalazioni: +39 375 5535222
72,571 ARTICOLI

Direttore Responsabile: Samantha Dell'Edera
Per segnalazioni:
Cell. +39 375 5535222
Email: redazione@borderline24.com

Bari, torna la campagna SfruttaZero per l’autoproduzione della salsa di pomodoro

Pubblicato da: redazione | Mar, 22 Agosto 2017 - 07:52

“Per il quarto anno consecutivo siamo impegnate/i nell’autoproduzione di salsa di pomodoro seguendo e curando tutte le fasi della filiera: dalla semina del pomodoro alla raccolta e dalla trasformazione alla distribuzione del prodotto finito con l’etichetta SfruttaZero”.

I promotori dell’iniziativa spiegano in cosa consiste attraverso un comunicato

“Si tratta di una filiera che a Bari condividiamo con Ortocircuito orto sociale urbano e la Masseria dei Monelli di Conversano, dove abbiamo coltivato i pomodori seguendo le pratiche dell’agricoltura sociale e dell’agroecologia e dove dal 21 al 24 agosto produrremo la salsa. SfruttaZero è un progetto di tipo cooperativo e mutualistico che vede migranti e native/i assieme contadini, studenti-esse, giovani precari e precarie – dar vita ad una filiera produttiva autogestita, genuina, etica, solidale e fuori mercato.
Dal 2014 la nostra idea si basa sulla costruzione di una filiera pulita del pomodoro senza sfruttamento del lavoro. Vogliamo che l’oro rosso, da simbolo di sopraffazione e caporalato diventi simbolo di emancipazione, riscatto e speranza di un futuro migliore. Un’attività lavorativa collettiva e autorganizzata, senza padroni promotrice di relazioni ed economie solidali”.
Il comunicato prosegue nel ricordare le cooperative  pugliesi dove si pratica lo Sfruttazero.

“Siamo due realtà: Solidaria di Bari e Diritti a sud di Nardò (Lecce). Ci siamo conosciuti nel corso delle nostre esperienze assieme ai e alle migranti, i/le quali rivendicano la libertà di circolare senza dover subire espulsioni e respingimenti, senza dover sottostare a continue discriminazioni. Supportiamo sperimentazioni di accoglienza dal basso, come il percorso di autogestione abitativa di villa Roth a Bari. Favoriamo l’inclusione sociale dei e delle migranti attraverso percorsi di inserimento lavorativo dignitoso, rifiutando la formula del ‘lavoro gratuito e volontario’ dietro il quale si nascondono sfruttamento e continui ricatti.
Così abbiamo pensato di sostenere le nostre progettualità le une con le altre, affinché queste pratiche potessero diventare sostenibili e replicabili, contribuendo ad incidere sulle filiere agro-alimentari, oggi nelle mani dell’agro-business e delle mafie. Per provare a cambiare le relazioni non solo tra datore di lavoro e dipendente ma anche tra produttori e consumatori, tra campagna e città”.

Il comunicato si conclude con la descrizione dell’attività parallela

“Assieme all’attività di autoproduzione abbiamo creato una Cassa di Mutuo Soccorso con cui sostenere concretamente i percorsi di rivendicazione e autodeterminazione dei migranti, favorire l’incontro tra diverse vertenze, sperimentazioni di accoglienza dal basso e l’unità delle pratiche mutualistiche economico produttive e sociali”.

© RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE RISERVATA - Borderline24.com
Ti invitiamo a usare i bottoni di condivisione e a non copiare l'articolo.

Bari, l’amore della terza età in...

La quotidianità di un’anziana coppia, tra momenti comici e poetici, nel...
- 18 Aprile 2024

Regione Puglia, è caccia ai ‘conflitti...

"Amministro una società di servizi, Armonia Immobiliare srl, sin dal 2018,...
- 18 Aprile 2024

Progna: “Il Bari ha il 70...

Ennesima rivoluzione in casa Bari ed ecco servito il quarto allenatore...
- 18 Aprile 2024

Muore per una spirometria, 11 medici...

Sono 11 i medici indagati per la morte della 32enne Monica...
- 18 Aprile 2024