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Bari, lo uccisero per punirlo del litigio con la fidanzata: 20 anni dopo il killer confessa ma era stato già assolto

Pubblicato da: Vincenzo Damiani | Dom, 22 Ottobre 2017 - 13:00

Una serata in un pub con la sua ex fidanzata, un litigio furibondo e poi la scomparsa. Sono trascorsi oltre 20 anni da quel 27 settembre del 1997 ma di Luigi Fanelli, giovane militare di Bari, non c’è ancora traccia. Un pentito, Paolo Masciopinto, nipote del boss Antonio Di Cosola, ha confessato di averlo ucciso ma essendo stato assolto in via definitiva e prima della confessione per quel delitto non può più essere condannato.

Quella di Fanelli è una storia agghiacciante, avvolta ancora da mille misteri, a cominciare da quello più importante: dov’è il suo corpo? Dove è stato nascosto, perché ancora non viene restituito alla sua famiglia nonostante un collaboratore di giustizia si sia attribuito l’assassinio? Ma facciamo un passo indietro lungo 20 anni e torniamo alla sera del 27 settembre del 1997. Luigi, 20 anni, esce con la sua fidanzata dell’epoca, assieme vanno in un pub per trascorrere la serata. Per, nel locale succede qualcosa, i due litigano ferocemente, Luigi se ne va.

Secondo un’ipotesi investigativa, per vendetta la ragazza avrebbe chiesto a Paolo Masciopinto e un altro ragazzo di dare una punizione a Luigi. Avrebbero dovuto spaventarlo, dargli una lezione ma non ucciderlo. Fatto sta che da quella sera del militare non si hanno più notizie, la sua famiglia lancia appelli, lo cerca ovunque, silenzio più assoluto. La fidanzata dell’epoca viene indagata e alla fine ammetterà il diverbio avuto e anche di aver chiesto ai suoi amici di dargli una lezione ma non di assassinarlo (la ragazza patteggerà un anno e 11 mesi). Masciopinto e il suo amico in primo grado vengono condannati a 18 e 15 anni, ma in appello e poi in Cassazione (anno 2008) vengono assolti.

Dovranno trascorrere altri 8 anni per avere un altro pezzo di verità: Masciopinto, nel 2016, decide di pentirsi e ammette di aver ucciso Fanelli, nonostante questo il corpo non verrà mai ritrovato. Per di più il nipote del boss, essendo stato già giudicato e assolto in via definitiva, non può essere nuovamente processato. Per farlo gli inquirenti dovrebbero trovare un nuovo elemento, ad esempio il cadavere del povero Luigi.

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