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Bari, all’Università programmi contro la radicalizzazione del terrorismo jihadista

Pubblicato da: redazione | Ven, 21 Dicembre 2018 - 10:30

Continua l’impegno dell’Università di Bari nella prevenzione della radicalizzazione del terrorismo di matrice jihadista. L’ateneo barese è tra le università ammesse al finanziamento del progetto per la “Costituzione di reti universitarie italiane in attuazione di accordi di cooperazione tra le università italiane e quelle di Stati aderenti all’organizzazione della cooperazione islamica”.

“Comprendere la radicalizzazione, elaborare percorsi di deradicalizzazione, favorire l’integrazione interreligiosa è l’obiettivo” di questo progetto, sottolinea il rettore dell’Università di Bari, Antonio Uricchio. “Si tratta – aggiunge il rettore – di un progetto in linea con i principi per la promozione all’estero della formazione superiore italiana 2017-2020 che sarà svolto con altre università italiane (UPO, LUM Jean Monnet, Roma Tre, Milano Bicocca e altre) e dieci tra le più prestigiose università di Paesi aderenti all’Organizzazione della cooperazione islamica (OCI) da tempo impegnate in queste tematiche”. “È grazie all’expertise maturato negli scorsi anni – precisa la professoressa Sabrina Martucci, responsabile scientifico dell’Unità UniBa del progetto – che la nostra università si è accreditata nella selezione e potrà avviare corsi congiunti e di alta formazione per la comprensione del fenomeno della radicalizzazione, del suo contrasto preventivo e della integrazione interreligiosa e interculturale”.

“La nostra Università – prosegue Uricchio – ha avviato intese di programmi, percorsi recupero socio-culturale-giuridico con le Procure per la deradicalizzazione, di cui il primo è in corso di svolgimento. È stato poi attivato – ricorda – un master in “Prevenzione della radicalizzazione del terrorismo e politiche per l’integrazione interreligiosa e interculturale”, primo in Italia del genere, per la preparazione di esperti della prevenzione del terrorismo negli operational frameworks in cui occorre rafforzare la capacità locale di combattere la radicalizzazione. Ci accingiamo ad avviare nel nuovo anno – conclude Uricchio – la 2/a edizione come master di II livello e tutte le altre attività del progetto”.

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