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Villaggio Neolitico a Modugno, ok all’intesa per la valorizzazione

Pubblicato da: redazione | Ven, 6 Settembre 2019 - 19:30

Il sindaco di Modugno, Nicola Magrone, e il Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Città Metropolitana di Bari, Luigi La Rocca, hanno sottoscritto il Protocollo d’Intesa “per la valorizzazione del comprensorio di Balsignano (Insediamento del Neolitico Antico – Casale di Balsignano)”.

Grazie all’impegno dell’assessore comunale ai Lavori Pubblici, William Formicola, è stata così sancita formalmente la volontà dell’Amministrazione Comunale di compiere ogni azione utile per tutela, studio, ricerca, valorizzazione e fruizione dello straordinario giacimento di testimonianze del passato, e, in definitiva, di ricchezze storico-culturali, in contrada Balsignano, dove il Comune di Modugno è proprietario:

– del complesso monumentale di Balsignano (X e XI secolo d.C.), una delle più rare e preziose testimonianze di insediamento altomedievale nella Terra di Bari, oggi completamente restaurato ed aperto alla fruizione pubblica da novembre 2016;

– di un’area archeologica (terreno dell’estensione di circa 5 ettari), sede di un insediamento del neolitico antico (comunemente noto come il “Villaggio Neolitico”) risalente al V millennio a.C.; l’area è stata acquisita al patrimonio pubblico nel 2017 per opera dell’Amministrazione Magrone e del Consiglio Comunale;

– di una ulteriore area ubicata fra il Casale di Balsignano e il “Villaggio Neolitico”, acquisita al demanio comunale per destinarla a parcheggio (e punto di accoglienza) a servizio del Casale di Balsignano e del Villaggio Neolitico.

Comune e Soprintendenza, dunque, hanno definito un programma di attività con la finalità ultima, in particolare, di assicurare la fruizione pubblica dell’area del Villaggio Neolitico alla quale giungere mediante una serie di azioni condivise:

1) Realizzazioni di infrastrutturazioni per la protezione del sito come la recinzione dell’area, il cancello di accesso ed eventuali varchi, eventuali sistemi di videosorveglianza della zona archelogica, tabellazioni, alimentazione elettrica e illuminazione;

2) Attività di scavo archeologico finalizzate a riportare a vista le emergenze archeologiche già individuate in passato e poi reinterrate per motivi di sicurezza e conservazione;

3) Opere di protezione delle aree con le emergenze archeologiche riportate alla luce, atte a garantirne la conservazione, unitamente a supporti informativi ed esplicativi, e restauro dei reperti maggiormente significativi;

4) Attività di promozione e valorizzazione del sito, anche mediante pubblicazioni a stampa (volumi, monografie, brochure, materiale informativo, ecc.) e su portale Web, di materiale informativo con contenuti culturali, scientifici e storici riguardanti il sito;

5) Valorizzazione del patrimonio archeologico mediante la realizzazione di aree museali dedicate all’esposizione dei reperti provenienti dall’area di Balsignano, da individuarsi in sedi idonee, nonché realizzazione di calchi sia fisici che virtuali, compresa la realizzazione di attività di archeologia sperimentale atte a riprodurre la conformazione dell’antico villaggio, delle sepolture, della vita quotidiana del neolitico, e di ogni altro elemento correlato, con eventuali relative attività didattiche dimostrative;

6) Prosecuzione delle indagini sul resto dell’area demaniale consistente in attività di ricerca e scavo archeologico;

7) Realizzazione di un’area a parcheggio e punto accoglienza su suolo di proprietà comunale appositamente acquisito al demanio da destinare a servizio del sito di Balsignano (Casale Medievale e Insediamento Neolitico Antico).

Il villaggio Neolitico

Il sito, secondo il Piano Regolatore Comunale, ricade in parte in zona con vincolo ambientale, in parte in zona agricola di salvaguardia ambientale.

Il villaggio neolitico di Balsignano, abitato da comunità di agricoltori e allevatori della Bassa Murgia barese, è uno dei riferimenti primari nello studio del processo di neolitizzazione dell’Italia sud-orientale. Sito a circa 8 km dalla costa adriatica a SO di Bari, ad una quota di 82 m s.l.m., si estende su un ampio pianoro calcareo proteso lungo un’ansa di Lama Lamasinata, a breve distanza dal casale di Balsignano d’epoca medievale.

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