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Bari, i giovani ambientalisti attaccano la Fiera del Levante: “Siamo stati strumentalizzati”

Pubblicato da: Daniele Leuzzi | Mar, 24 Settembre 2019 - 14:00

“Questa Fiera dal fatiscente animo ambientalista di ecosostenibile non aveva davvero nulla”. E’ il duro attacco del gruppo barese di Fridays For Future Bari diretto al presidente della nuova Campionaria barese, Alessandro Ambrosi.

Per l’83esima edizione è stato scelto il tema della difesa ambientale contro i cambiamenti climatici e l’inquinamento. Ma proprio i ragazzi che hanno accettato di appoggiare l’hastag “Non abbiamo un pianeta B” hanno scritto una lettera pubblica in cui sottolineano le incongruenze tra gli slogan e la messa in pratica: “Alla fine di questa esperienza, accolta da noi con entusiasmo, possiamo solo dire con certezza di essere stati strumentalizzati e ne siamo molto delusi e amareggiati”.

“Ieri sera – prosegue la lettera – ci è stato concesso uno spazio sul palco, insieme alla strepitosa coppia di Toti e Tata, ma purtroppo, vogliamo ingenuamente pensare per mancanza di tempo, non abbiamo avuto modo di dire tutto quello che avremmo voluto dire, nonostante fosse stato tutto concordato”.

E segue l’elenco delle “inefficienze” ambientali tra gli stand fieristici: “Non le abbiamo potuto dire che non c’era un solo padiglione o punto di ristoro plastic-free ma solo la presenza saltuaria di alcuni bicchieri compostabili monouso; non le abbiamo potuto dire che non c’era neanche una fontanella o un punto che permettesse di riempire nuovamente d’acqua le proprie borracce, se non uno in un padiglione, ma inserito per iniziativa privata di un espositore; non le abbiamo potuto dire che non c’era un solo padiglione che mostrasse e promuovesse alimenti sostitutivi alla carne; non le abbiamo potuto dire che vorremmo anche sapere quanta energia alternativa per tenere in piedi una manifestazione senza alcun risparmio sia stata utilizzata, ossia se la presenza dei pannelli fotovoltaici sul nuovo padiglione soddisfi l’intero fabbisogno della manifestazione”.

La replica

La replica della Fiera del Levante è arrivata in serata: “Il confronto con la delegazione barese di Fridays for Future – rispondo dalla Fiera – è nato con lo scopo di avviare un percorso di arricchimento reciproco e di impegno comune, sui temi della crisi climatica. E in nessuna dichiarazione ha dichiarato che al termine dell’evento si sarebbe dovuto ritenere esaurito. E’ importante però puntualizzare che, poiché tale collaborazione si è di fatto concretizzata nella prima settimana di agosto, non si è potuto in alcun modo modo agire su interventi strutturali e su una organizzazione #plasticfree. Di comune accordo con le ragazze e i ragazzi di FFB Bari invece, si è deciso di lavorare in sinergia su azioni di sensibilizzazione e divulgazione, mettendo a disposizione spazi e offrendo occasioni. Le ragazze e i ragazzi di FFB si sono attivati con appelli, flash mob, partecipazione ad eventi che sono stati supportati nella logistica dal nostro Ufficio Stampa, Nuova Fiera del Levante li ha sostenuti con la campagna di comunicazione #nonabbiamounpianetaB (che in ogni caso non si ferma). Insieme, per raggiungere una platea importantissima di interlocutori (circa 300.000 visitatori, migliaia di visualizzazioni sui social, 100.000 volantini distribuiti in città, una installazione permanente, e oltre 30 appuntamenti formativi nei quartieri di Bari), e divulgare gli obiettivi dell’agenda 2030 approvata dall’Onu. Null’altro”.

“Nuova Fiera del Levante dunque, ha accolto, condiviso e facilitato ogni richiesta della delegazione barese di Friday for Future, che peraltro ha deciso di cominciare la sua Climate Week proprio nei viali del quartiere lo scorso 20 settembre, agevolando incontri diretti con i maggiori decisori pubblici territoriali e chiedendo ad Emilio Solfrizzi e Antonio Stornaiolo di chiudere con questa l’esibizione degli Oesais per invitare una platea di migliaia di persone a sostenerli il prossimo 27 settembre in occasione dello sciopero globale.
Spiace aver letto un comunicato ufficiale che rappresenta istanze che si sarebbero potute condividere di persona come fatto fino a due giorni fa, per denunciare poi una censura che sul palco non è avvenuta (basta guardare le decine di registrazioni video che sono sul web), da parte di nessuno dei presenti”.

“Quanto accaduto in ogni caso non cambia l’impegno del presidente Alessandro Ambrosi a lavorare per una Fiera sempre più sostenibile e a sostenere le istanze della delegazione di Fridays for Future, restando in ascolto e confidando in una interlocuzione diretta, leale e armonica. Proprio come quella che testimonia la foto che vi alleghiamo e che è la risposta più credibile e vera ad ogni tipo di dichiarazione o comunicato ufficiale”.

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