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Assemblea Anci, l’appello di Decaro: “Ritrovare lo spirito di marzo o seconda ondata come tsunami”

Pubblicato da: redazione | Mer, 18 Novembre 2020 - 09:00

Si svolge per la prima volta in modalità virtuale l’assemblea dell’Associazione nazionale dei Comuni italiani, che ha preso avvio nel pomeriggio di ieri e durerà fino a giovedì 19 novembre. Una 37^ edizione inaugurata dal sindaco di Bari e presidente nazionale dell’Anci, Antonio Decaro, con un messaggio di incoraggiamento rivolto a tutta l’Italia. “Stiamo vivendo un periodo complicato. In prima linea ci sono i sindaci di tutta Italia che lavorano ogni giorno per il bene delle proprie comunità, dalle più grandi alle più piccole – ha ricordato Decaro, che ha lanciato il suo appello di positività – Continuiamo a lavorare senza arrenderci perché l’Italia tornerà”.

Durante il suo intervento, il presidente dell’Anci ha auspicato, per il bene della collettività, il ritorno ad una gestione della crisi nel nome dell’unità: “Lo spirito con cui il nostro paese ha affrontato la prima fase di questa pandemia deve tornare ad essere la guida delle nostre azioni in questo tempo – ha detto Decaro – un tempo così drammatico che rischia di trasformare questa seconda ondata del virus in un vero e proprio tsunami”. Un appello a cui fanno eco le parole dello stesso Presidente della Repubblica Mattarella che, in occasione del suo intervento in videoconferenza, ha ricordato l’importanza di far fronte comune di fronte alla minaccia del Coronavirus: “Le difficoltà hanno provocato incomprensioni che talvolta hanno reso ruvide le relazioni tra i diversi livelli di governo – ha spiegato Mattarella – Il principio di leale collaborazione istituzionale, che i Comuni conoscono bene e praticano, resta la direttrice su cui ricostruire costantemente le linee efficaci per superare la crisi in atto, rifuggendo dalla tentazione di lasciare ad altri le responsabilità delle decisioni più difficili”.

Un atteggiamento, quest’ultimo, stigmatizzato ancora una volta da Antonio Decaro: “Spesso sembriamo tutti come Penelope perché nel continuo gioco di rimpalli e scaricabarile, ciò che di giorno a fatica riusciamo a costruire, di notte ci affrettiamo a demolire – ha proseguito il presidente dell’Anci – Così la nostra irresponsabilità e i nostri egoismi, i nostri tatticismi, le nostre polemiche, la nostra ossessiva ricerca di un effimero consenso, demoliscono gli sforzi e il lavoro che si compiono negli ospedali, nei laboratori di ricerca, nelle case e nelle vite di quelle persone che, da febbraio scorso, sono chiamate a rinunce e sacrifici”.

Un monito severo, a cui il primo cittadino di Bari ha fatto seguire un messaggio di piena positività condiviso tramite la sua pagina Facebook: “Torneremo ad abbracciarci, a mostrare i nostri sorrisi migliori. Tornerà il rossetto liberato dalla mascherina, e gli occhiali smetteranno di appannarsi. Torneremo a cenare con i nostri cari e a soffiare sulle candeline senza paura di diffondere goccioline. Torneranno le carezze, sagge e affettuose dei nostri nonni – scrive Decaro – E gli occhi dei nostri giovani torneranno ad accendersi di quella voglia, avida, di prendersi il futuro. Tornerà l’Italia. E sarà più bella e più forte di prima”, conclude.

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