Inizieranno il prossimo 13 marzo, nell’aula bunker di Borgo San Nicola, a Lecce, le operazioni peritali per verificare la capacità di intendere e di volere di Antonio De Marco quando lo scorso 21 settembre uccise con 79 coltellate nella loro abitazione l’arbitro leccese Daniele De Santis e la sua fidanzata Eleonora Manta.
L’incarico per procedere alla perizia psichiatrica è stato affidato questa mattina nel corso della seconda udienza del processo che vede imputato lo studente 21enne in Scienze infermieristiche di Casarano (Lecce). Accanto ai periti nominati dalla Corte d’Assise, il professore de La Sapienza Andrea Baldi e il neuropsichiatra dell’ospedale di Casarano, Massimo Marra, ci saranno anche i consulenti della Procura (lo psichiatra Stefano Ferracuti dell’Università La Sapienza di Roma e lo psichiatra salentino Domenico Suma) e delle famiglie delle vittime, tra loro lo psichiatra Alessandro Meluzzi e la criminologa Roberta Bruzzone. La perizia sarà estesa anche alla capacità dell’omicida di stare in giudizio e, come richiesto dai legali della famiglia di Daniele De Santis, anche sulla sua pericolosità sociale. Per le conclusioni e il deposito ci vorranno 60 giorni. Il processo riprenderà il prossimo 18 marzo.