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Ad Ostuni terreni sul mare acquistati per camping e resort di lusso. La denuncia: “Ci tolgono pezzi di costa, ribelliamoci”

Pubblicato da: Samantha Dell'Edera | Gio, 15 Luglio 2021 - 15:00
Terreni a ridosso della costa dove spuntano cartelli di “proprietà privata”. La denuncia è di una professoressa, Marcella Anglani, che in un lungo post sui social descrive cosa ha scoperto sulle coste del Brindisino, tra le bellissime spiagge in contrada Monticelli e Diana Marina, ad Ostuni
“A un certo punto – racconta – mi sono accorta della presenza di molti cartelli che segnavano il paesaggio con la scritta proprietà privata. Il terreno è stato acquistato penso da una multinazionale che vuole fare un villaggio di tende di lusso, un glamping perché ora va di moda l’ecologico. Ma l’aggressività con cui è stato segnato il territorio non promette niente di buono. I cartelli sono praticamente vicino al mare. Inoltre cumuli di terra sono stati posti sul vecchissimo tragitto che unisce i vari luoghi della costa, probabilmente un tragitto che è parte della vecchia via francigena. Sono, siamo, stufi di sentirci dire che tutto questo porta soldi al territorio. I ricchi rimangono chiusi nelle loro comfort zone. Tra piscine e servizi offerti in loco. I paesi non si frequentano per stanchezza verso tutto ciò che ricorda la città, e questi villaggi diventano dei sistemi chiusi dove è garantito il riposo e la privacy. Quindi l’unica realtà è che ancora una volta ci stanno togliendo un pezzo di costa”.
“E potrebbe essere – denuncia ancora – un precedente per altri pezzi di costa. Visto che anche Mogale, tra Gorgognolo e Camerini, andrà presto a Four Season il super resort di lusso canadese che avrà accesso diretto al mare! La costa tra il parco delle dune costiere e Torre Guaceto è una zona tra le più ricche di biodiversità, una incredibile macchia mediterranea che dà gioia a tutti quelli che giornalmente l’attraversano umani, insetti e animali vari! Questa è la bellezza non quella delle future tende bio, in legno, Lino, con candele e corsi di yoga e cucina vegana. Stiamo attenti, difendiamo quello che resta in questa magnifica terra – conclude – questi cartelli, una decina, sono un bruttissimo segnale e oltre a deturpare ora il paesaggio ci avvertono di quello che sarà. Non è detto che non sorga un villaggio con l’accesso diretto al mare che interrompe il vecchio sentiero e che ancora una volta si appropria di quello che da sempre ci da gioia, senza che ce ne rendiamo conto. E senza che dobbiamo pagare un prezzo, basta camminare e guardare e magare farsi un bagno! Tutto questo Ci Riguarda!! E non solo noi ostunesi. Come questo periodo ci ha ben insegnato non esistono problemi locali. Facciamo qualcosa”.
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