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Scuola in Puglia, ottimismo sui vaccini: “Ma il contagio viaggia sui mezzi di trasporto”

Pubblicato da: Serena Manieri | Mar, 7 Settembre 2021 - 06:30

“Siamo ottimisti dal punto di vista delle intenzioni, ma occorre tenere alta l’attenzione sulla gestione di un’eventuale quarta ondata di contagi”. A parlare è Claudio Menga, segretario FLC Cgil Puglia che, a pochi giorni dall’avvio del nuovo anno scolastico, fa il punto su quelli che sono i temi ancora caldi sul tavolo per ciò che concerne la ripresa di uno dei settori maggiormente colpiti, a livello gestionale, dalle conseguenze della pandemia da Covid19. A partire dai trasporti, dai tamponi – non solo molecolari – e dall’annosa questione, anche in tempi non di emergenza, del sovraffollamento delle aule.

Ottimismo è stato espresso dal rappresentante sindacale in relazione ad una copertura vaccinale che, tra gli operatori scolastici, vede la Puglia superare la soglia del 92% e proiettarsi, secondo le stime, verso il 95% all’apertura dei cancelli. Numeri resi più rassicuranti da una risposta altrettanto positiva degli studenti della fascia d’età 12-19: “Questo grazie anche agli sforzi che le sigle sindacali di settore hanno profuso per aumentare l’attenzione sul tema”, spiega Menga, ricordando lo sciopero con cui, durante lo scorso anno scolastico, è stato richiesto l’avvio immediato della campagna vaccinale per gli over12.

Copertura che, se da un lato mette la regione nelle condizioni di poter garantire un inizio di anno scolastico in sicurezza e con la prospettiva del ritorno quasi totale ad una didattica in presenza, dall’altro lato non scherma dal rischio di contagio a cui studenti, docenti e operatori scolastici in genere sono esposti a causa della mancanza, a dire del sindacato, della stessa linea dura in altri ambiti: come quello dei trasporti, che continua ad essere, secondo Menga, il principale fattore di rischio di propagazione del contagio in un’eventuale quarta ondata pandemica: “A livello nazionale sono stati stanziati 400 milioni di euro per il rafforzamento del sistema dei trasporti – spiega il segretario – ma anche quest’anno si è scelto di non accogliere la nostra proposta di avvio di un sistema di trasporto scolastico che sia esclusivo per gli studenti e che non debba, al contrario, mescolarsi con quello urbano. Proposta che – prosegue il referente sindacale – nasceva con lo scopo di contenere l’ulteriore rischio di contagio che gli studenti si troveranno a correre nel tragitto casa-scuola e viceversa”.

E ancora, Menga si interroga sul perché una stessa linea di rigidità non sia applicata nell’utilizzo di risorse per contenere il numero degli alunni in ciascuna aula, considerando che sono ancora centinaia, in Puglia, le classi che presentano un rapporto alunni per aula superiore a 27: “Questi numeri non possono essere accettabili – prosegue – considerando che la scuola è l’unico settore in cui si deve “sorvolare” sul discorso del distanziamento di un metro, a causa dell’impossibilità di gestire gli spazi e del flop della proposta dei banchi a rotelle dello scorso anno”.

Condizioni, queste, che dimostrano come la massima copertura vaccinale del settore non può essere l’unica soluzione immaginabile per il contenimento del contagio, dal momento che non è possibile considerare la scuola, in Puglia come in Italia, come una bolla a sé stante. “E’ per questo che, dall’altra parte, abbiamo più volte richiesto a gran voce che i tamponi molecolari, previsti come alternativa all’obbligo del green pass, siano gratuiti per gli studenti e che a questi possano aggiungersi anche quelli di tipo antigenico – racconta Claudio Menga – ad oggi, la mancata risposta positiva a questa richiesta denota la mancanza di una rigidità estesa ad ogni ambito della gestione della pandemia nelle scuole pugliesi”.

Per questo FLC Cgil Puglia si impegna a portare avanti questa battaglia nel dibattito con le istituzioni a livello locale e nazionale, proponendo in aggiunta l’estensione dei test salivari gratuiti per gli alunni delle fasce di età da 0 a 12 anni – esenti da copertura vaccinale – o per quella minima parte di personale che non ha effettuato il vaccino contro il Covid19.

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