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Rubarono macchine fotografiche a vittima del Covid, ritrovate al porto di Bari verso l’Albania

Pubblicato da: redazione | Ven, 26 Novembre 2021 - 08:14

I Finanzieri del II Gruppo Bari ed i Funzionari della locale Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, in servizio presso il porto di Bari, hanno restituito al legittimo proprietario una collezione di macchine fotografiche, sequestrata nel mese di marzo perché risultata rubata ad un 77enne di Fregona (TV), vittima del Covid.

Il sequestro scaturì dal controllo eseguito, nel porto di Bari, di un furgone condotto da un cittadino albanese, residente in Italia nel padovano, contenente scatole e valige con merce varia, in procinto di imbarcarsi verso l’Albania; nell’occasione, all’interno di due colli, venivano rinvenute numerose macchinette fotografiche e vari obiettivi professionali che, peraltro, non rientravano tra quanto dichiarato all’esportazione.

Gli immediati approfondimenti svolti dalle Fiamme Gialle con l’ausilio delle banche dati di Polizia, su eventuali furti avvenuti nella zona di provenienza dell’uomo, consentivano di riscontrare presso la Stazione dei Carabinieri di Vittorio Veneto, in provincia di Treviso, una denuncia, sporta il mese precedente da una signora di Osigo, frazione di Fregona (TV), per il furto di alcune macchinette ed obiettivi fotografici, i cui dati di riferimento coincidevano con buona parte della merce rinvenuta.

All’esito di ulteriori accertamenti, si apprendeva che anche il sindaco di Fregona aveva fatto appello per la restituzione della collezione, appartenente al marito della denunciante, deceduto pochi giorni prima a causa del Covid-19; questi, grande appassionato di fotografia, come testimoniano le vittorie ottenute in diversi concorsi di settore, custodiva in cassaforte i pezzi più importanti, soprattutto dal punto di vista affettivo, della sua amata collezione, peraltro trafugata il giorno del suo funerale.

A seguito del rinvenimento e del sequestro effettuato presso il porto, la locale Procura della Repubblica ne ha disposto la restituzione alla signora, permettendole di rientrare in possesso dei beni e dei ricordi più preziosi del marito (8 macchinette e 30 obiettivi fotografici). L’attività testimonia il quotidiano impegno del Corpo e dell’Agenzia a contrasto dei traffici illeciti e di ogni forma di illegalità, secondo un’ottica di vicinanza al cittadino e di tutela della sicurezza economico-finanziaria del paese.

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