Un piccolo database nel quale registrare le famiglie in fuga dalla guerra in Ucraina. E’ una delle proposte di cui sta discutendo il tavolo convocato in Prefettura con forze di polizia, Regione, Comune, Asl, 118, Croce Rossa e Caritas. Alla riunione partecipa anche il sindaco di Bari e presidente nazionale Anci Antonio Decaro.
Obiettivo offrire solidarietà alle famiglie che arriveranno in città tramite un database sul quale potranno registrarsi, ma non solo. Anche la possibilità di effettuare uno screening sanitario con tamponi ed eventualmente con vaccini. Nel corso della riunione – che non è ancora terminata – tra le difficoltà è emersa quella nella gestione della fase più delicata: l’accoglienza.
“Non riusciamo a intercettare queste persone – ha commentato il prefetto Antonella Bellomo che rivolto poi un appello agli enti e alle associazioni per creare un patto tra istituzioni. “Il metodo potrebbe essere quello di un piccolo database – ha aggiunto – dove far affluire le notizie per dire a queste persone di registrarsi” – ha sottolineato. Alle sue parole fanno eco quelle del questore Giuseppe Bisogno.
“L’esigenza primaria – ha detto – è dare a queste persone un tetto e assistenza sanitaria”. Al momento, secondo quanto emerso, il modello potrebbe essere quello dell’accoglienza già sperimentato la scorsa estate per i profughi provenienti dall’Afghanistan.