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Bari, dai 35 ai 120 euro a settimana per il campo estivo: “Quest’anno boom di iscrizioni”

Pubblicato da: Francesca Emilio | Dom, 5 Giugno 2022 - 08:00

Dai 35 ai 120 euro a settimana, è il prezzo che genitori, tutori o nonni dovranno sostenere qualora decidessero di iscrivere i propri figli ad un campo estivo nel Barese. Una soluzione apprezzata da molti, soprattutto da genitori che lavorano o da chi, non vuole rinunciare alla possibilità di far fare attività ludiche, sportive e sociali ai propri figli, anche nella stagione estiva. Necessità che, secondo alcuni genitori, dopo l’emergenza sanitaria e la didattica a distanza, con la rinuncia della socialità, si è resa “preziosissima”.

Con la fine della scuola alle porte, sono diverse infatti le associazioni culturali e sportive pronte ad accogliere bambini e ragazzi nei propri centri. In generale, i campi estivi presi in considerazione per la ricerca in questione, iniziano quasi tutti a partire dal 13 giugno in poi (fatta eccezione per uno in particolare che invece inizia a partire dall’8) e durano sino alle prime settimane di settembre, con una pausa di almeno due settimane ad agosto. Gli orari sono grosso modo tutti simili, si inizia alle 8 e si finisce nella fascia oraria che va dalle 13.30 alle 14, ma per alcuni campi è previsto anche il pranzo, con possibilità di prolungare l’orario di permanenza, a seconda delle esigenze, anche sino alle 16.30.

A differenziare moltissimo i diversi campi estivi sono le attività, ma anche le modalità con cui vengono erogate. Se in alcuni campi estivi si predilige solo l’attenzione nei confronti dello sport, altre realtà spostano l’attenzione, oltre che sullo sport, anche su attività artistiche, ludiche e, in alcuni casi, anche civiche, con la costruzione di veri e propri villaggi a misura di bambini in cui si impara addirittura anche a votare o si affrontano temi sociali, come lotta alla mafia e salvaguardia ambientale.

Ma entriamo nel dettaglio dei prezzi. In città, più in particolare facendo riferimento a realtà sportive prettamente storiche e centrali del capoluogo pugliese i prezzi per le quote settimanali vanno da un minimo di 70 euro a un massimo di 120 (1320 euro in totale per 11 settimane, tempo standard per quasi tutti i campi estivi). I costi, la maggior parte delle volte, variano a seconda delle fasce d’età, ma anche in base ad alcuni optional. Per la fascia dai 3 ai 5 anni, il prezzo per i non tesserati sarebbe di 80 euro a settimana, dieci euro in meno invece per la fascia d’età che va dai 6 ai 16 anni. Ci sono poi delle formule che prevedono sconti se si decidesse di prendere i pacchetti “settimana”. Per esempio, per la fascia d’età che va dai 3 ai 5 anni, per 4 settimane, il costo sarebbe di 300 euro (20 euro in meno rispetto al prezzo pieno di 80 a settimana per i non tesserati). Per i tesserati i costi scendono notevolmente: per 4 settimane il costo è di 250 in totale.

Prendendo in considerazione altre realtà collocate a Bari città, i prezzi sono simili: per la fascia d’età dai 3 ai 5 il costo è di 85 euro a settimana per gli esterni, 55 per i soci. Dieci euro in meno per gli esterni e i soci dai 6 agli 11 anni. Ci sono in alcuni casi pacchetti con orari prolungati, sino alle 14.30 ad esempio la quota per gli esterni (a settimana) è di 120, mentre 90 per i soci. Se ci dovessimo spostare verso altre zone meno centrali, come ad esempio Japigia, Palese o Santo Spirito, i prezzi calerebbero ulteriormente. A Japigia, per esempio, il costo settimanale (per quanto riguarda la realtà presa in considerazione) è di 35 euro (più quota associativa e assicurativa di 15 euro). Ci sono anche realtà baresi, collocate in zone limitrofe e in quartieri differenti, che offrono prezzi settimanali che oscillano dai 40 ai 45.

Spostandoci a Palese la quota ha un costo di 42 euro a settimana più un’iscrizione di 10 euro con costi aggiuntivi per piscina e uscite esterne a parte e, inoltre, un sovrapprezzo di 20 euro a settimana qualora si opti per il servizio navetta. A Santo Spirito, più in particolare a San Pio, il costo è di 45 euro a settimana più 15 euro di iscrizione che comprendono assicurazione e gadget tra cui maglietta e zainetto (previsti nella maggior parte dei campi). Facendo un confronto con altre realtà collocate sul territorio, il prezzo dunque, è standard e non supera (almeno per le quote settimanali) i 120 euro. Simile la situazione tra Molfetta, Giovinazzo e Bitonto, dove i costi seguono lo standard emerso nel Barese.

Quasi tutti i campi prevedono agevolazioni per alcune condizioni specifiche o, qualora di decidesse di iscrivere più fratelli o sorelle. Lo sconto varia a seconda delle associazioni, ma in generale il prezzo diminuisce dai 5 ai 20 euro per figlio. Alcune realtà, infine, optano anche per i ticket giornalieri. In questo caso, sempre in riferimento ai campi estivi presi in considerazione per la ricerca in questione, si va da un minimo di 12 euro a un massimo di 20, con sovrapprezzi in caso di aggiunta optional. Alcune realtà però, preferiscono evitare i giornalieri, soprattutto quelle che prediligono percorsi continuativi e offrono attività variegate, tra cui quelle di educazione civica, ma anche la scrittura collettiva con la stesura di uno spettacolo finale.

“Quest’anno – ha spiegato il referente di un’associazione – abbiamo avuto un boom di iscrizioni con il ritorno alle attività di molti bambini che i genitori avevano preferito non iscrivere gli scorsi anni per via del timore del contagio da Covid e l’aggiunta di tanti altri che invece, proprio per via dei due anni di socialità perduta, hanno voluto provare il campo estivo preferendolo all’estate al lido. Sono sempre di più i genitori che si affacciano a queste realtà, un modo diverso per far vivere la socialità ai piccoli, soprattutto dopo i due anni appena trascorsi. Il nostro è un compito importante, non si tratta solo di farli divertire, ma anche di crescere e imparare con loro” – ha concluso.

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