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Covid, aumentano i casi di reinfezione in Italia. A rischio donne, non vaccinati e sanitari

Pubblicato da: redazione | Sab, 18 Giugno 2022 - 16:00

Tornano ad aumentare i casi Covid in Italia, in particolare quelli di reinfezione. In totale, sono 34.978 i nuovi contagi registrati nelle ultime 24 ore. Ieri erano stati 35.427. In totale sono 45 le vittime, con un lieve aumento rispetto alla giornata di ieri, in cui sono stati registrati 41 decessi.

In tutto sono stati eseguiti sono stati eseguiti 193.040 tamponi tra antigenici e molecolari, con un tasso di positività al 18,1%. Dato in leggero calo rispetto alla giornata di ieri in cui era al 19%. Attualmente, i pazienti  ricoverati in terapia intensiva sono 193, due in più rispetto a ieri. Gli ingressi giornalieri si attestano a 24, mentre i ricoverati nei reparti ordinari aumentano a 4.331, 11 in più rispetto a ieri.

Secondo quanto emerso dall’analisi del rischio di reinfezione a partire dal 6 dicembre 2021, il rischio è maggiore: nei soggetti con prima diagnosi di Covid notificata da oltre 210 giorni rispetto a chi ha invece avuto la prima diagnosi fra i 90 e i 210 giorni precedenti; nei soggetti non vaccinati o vaccinati con almeno una dose dal oltre 120 giorni (rispetto ai vaccinati con almeno una dose entro i 120 giorni; nelle donne rispetto agli uomini.

Il maggior rischio nei soggetti di sesso femminile, spiegano nel report “può essere verosimilmente dovuto alla maggior presenza di donne in ambito scolastico dove viene effettuata una intensa attività di screening e al fatto che le donne svolgono più spesso la funzione di caregiver in ambito famigliare”. A rischio, secondo quanto emerso, ci sarebbero anche le fasce d’età più giovani, in particolare dai 12 ai 49 anni, rispetto alle persone con prima diagnosi in età compresa fra i 50-59 anni. Il maggior rischio sarebbe da attribuire a comportamenti ed esposizioni a maggior rischio rispetto ad altre fasce d’età.  Infine, il rischio è maggiore negli operatori sanitari rispetto al resto della popolazione.

Secondo quanto emerso, inoltre, l’efficacia del vaccino anti Covid, nel periodo in cui era prevalente la variante Omicron, nel prevenire casi di malattia severa è del 69% nei vaccinati con ciclo completo da meno di 28 giorni, 68% per chi ha effettuato ciclo completo da 91 a 120 giorni e infine per l’87% nei vaccinati con dose booster. Il vaccino, nel prevenire il contagio, è pari al 41% entro 90 giorni dal completamento del ciclo vaccinale, 32% tra i 91 e i 120 giorni e 46% oltre 120 giorni dal completamento o pari al 55% con dose booster.

Foto repertorio

 

 

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