Una diffida a tutte le aziende di trasporto che non hanno adeguato gli orari dei bus a quelli di ingresso e uscita dei ragazzi. Ad inviarla la preside Giovanna De Giglio dell’istituto Euclide Caracciolo di Bari.
“Si rende noto che l’Istituto ha inoltrato diffide alle aziende di trasporto che non hanno adeguato gli orari dei mezzi adibiti al servizio scolastico a quelli di ingresso e uscita degli studenti; orari, peraltro, concordati con tutti gli Istituti del Polivalente e comunicati alle aziende stesse, con largo anticipo rispetto all’inizio dell’anno scolastico, già nel mese di giugno – scrive la dirigente – Con le predette diffide, inviate per conoscenza alle Autorità competenti (Uff. Scol. Reg., Regione Puglia, Città Metropolitana di Bari), s’invocavano provvedimenti anche sanzionatori a carico delle aziende inadempienti”.
“Il nostro Istituto – continua la dirigente – ha già attuato tutte le azioni di sua competenza per risolvere il problema, pertanto, qualora detta soluzione non intervenga nell’immediato da parte delle aziende e delle autorità preposte, si consiglia un’ulteriore azione diretta delle famiglie nei confronti delle aziende e delle Autorità al fine di accelerare i tempi della soluzione; al contrario ogni altro sollecito rivolto esclusivamente all’Istituto risulterebbe del tutto superfluo ed inadeguato”.
“Si rammenta, inoltre, alle famiglie ed agli studenti che il permesso di entrata in ritardo e di uscita anticipata è solo per accertate necessità connesse all’indisponibilità di mezzi di trasporto in concomitanza con l’orario ordinario di entrata/uscita e non per mera comodità o per anticipare il rientro a casa. Le famiglie siano consapevoli che la perdita, in tutto o in parte, delle ore di lezione comporta il rischio del mancato raggiungimento del numero minimo di ore per la validità dell’anno scolastico con conseguente non ammissione allo scrutinio finale; inoltre, i permessi di entrata posticipata – conclude la nota della dirigente- e uscita anticipata, oltre a costituire motivo di disturbo e frammentazione della lezione, pregiudicano l’azione didattico-educativa ed il rendimento scolastico degli studenti, anche a causa della riduzione considerevole della durata delle ore di lezione”.
“Si confida, pertanto, nel senso di responsabilità dei genitori e degli studenti affinché le richieste siano limitate alle effettive necessità non altrimenti risolvibili e che ogni richiesta sia corredata da documentazione evidente”, conclude. (Foto repertorio)