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Bari e l’aiuto agli “invisibili”. InConTra: “Situazione sempre più grave. Chiedono un pasto caldo intere famiglie”

Pubblicato da: Adalisa Mei | Sab, 4 Febbraio 2023 - 07:30

Sono nascosti negli angoli più bui di Bari. Ma è facile incontrarli, al freddo e avvolti nelle loro coperte, sotto i portici, sulle panchine e lungo le strade della città. Sono gli ‘invisibili’, persone che non hanno una casa e non sanno dove dormire, che vivono in povertà assoluta, all’aperto mettendo a rischio la salute. Persone che si aggirano in zone anche prestigiose come il centro murattiano. In questi mesi di freddo la loro vita nei giacigli di fortuna è ancora molto più complicata di quanto lo sia in tutti gli altri giorni dell’anno.

Tanti sono i volontari che si prodigano per cercare dii alleviare in qualche modo la loro sofferenza. A Bari esiste infatti una ottima rete di assistenza sociale, grazie ad una solida sinergia nata tra InConTra e le realtà di volontariato esistenti, ma soprattutto grazie alla collaborazione con le istituzioni e in particolar modo con l’assessorato al Welfare..

InConTra è infatti tra le sei associazioni scelte sul territorio nazionale dalla fondazione Progetto Arca per la dedizione e l’attenzione profusa a favore dei senza dimora e di tutte le persone più fragili. Offre, attraverso i suoi volontari di ogni età, un servizio costante di assistenza agli ‘invisibili’ della città: persone senza fissa dimora, immigrati con una sistemazione precaria e nuclei familiari che vivono nel disagio e nella incertezza, non solo economica.

Ma, nonostante tutti i loro sforzi ed impegno, la situazione sulle strade diventa “ogni giorno più grave e drastica. “La settimana scorsa – racconta infatti Michele Tataranni, presidente dell’Associazione InConTra –  è passata a trovarci nella nostra ‘Cucina mobile’ all’ora di pranzo, una famiglia intera. Marito moglie e il loro bambino. Non si tratta più quindi di singole persone in difficoltà, ma di interi nuclei familiari”.

“A Bari  – spiega ancora Tataranni- sono presenti mense, dormitori e case famiglie ma i volontari arrivano dove non arrivano le istituzioni.  Dove ci sono gli angoli più bui e dove si toccano con mano le difficoltà. Siamo in grado di addentrarci nel territorio e di avvicinare chi vive in maniera assai disagiata. Perché, molto volte i senzatetto sono persone molto schive, che non vengono alla luce facilmente. Prevale infatti sempre in loro la paura, ma soprattutto la loro grande dignità”.

Da luglio 2022 i volontari di InCoTra sono impegnati per le strade della città di Bari per offrire con un piatto caldo ai senza fissa dimora e a tutte le persone fragili ed indigenti. L’associazione, da questa estate, gira per la città con una ‘cucina mobile’, un furgoncino attrezzato (realizzato da Fondazione Progetto Arca grazie al supporto di Jti Italia), sul quale non solo possono cucinare, ma anche donare coperte, abiti, prodotti sanitari, di igiene intima e soprattutto ascolto e accoglienza.

In sei mesi di attività con il loro food truck sono riusciti ad offrire ai senzatetto e alle famiglie indigenti ben 8.355 pasti. Si è passati dai 271 pasti offerti a luglio, ai 1302 di settembre, per raggiungere i 2863 ad ottobre. “Abbiamo fatto il possibile e aumentato ogni giorno il nostro lavoro in silenzio, con discrezione, cautela e tanto amore – conclude  Tataranni – In questi giorni riusciamo ad offrire a chi ne ha bisogno non solo il pranzo, ma anche la cena e la colazione”, racconta.

Ma non sono gli indigenti a cercare i pasti è lo stesso food truck a girare per Bari. Alle 8 di mattina la cucina sulle quattro ruote è in Stazione Centrale, e nel corso della giornata si muove in piazza Umberto, in viale Unità di Italia e in corso Italia. “Ovviamente – racconta il presidente – più si è presenti sul territorio, più gira la voce tra chi ne ha più bisogno. Ormai – racconta – sanno dove e quando trovarci”

L’unità di strada di InConTra continua quindi il suo lavoro giorno dopo giorno senza mai fermarsi. Con l’arrivo dei mesi autunnali e poi invernali sono aumentati rispetto ai mesi estivi sia i giorni di distribuzione – fino a coprire l’intera settimana – sia la tipologia dei pasti, con l’aggiunta in particolare delle cene calde. Non mancano panzerotti e pasta al sugo. (Foto repertorio)

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