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Minorenni affiliati alla Scu, due fermi a Lecce

Accusati di associazione di tipo mafioso con l'aggravante dell'associazione armata, tentata estorsione

Pubblicato da: redazione | Gio, 25 Luglio 2024 - 17:01
carcere

Un 18enne ed un 17enne sono stati arrestati e trasferiti nell’istituto per minori di Bari in quanto nei loro confronti è stato eseguito un decreto di fermo emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Lecce. I due ragazzi (all’epoca delle contestazioni dei delitti entrambi minorenni) sono accusati, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso con l’aggravante
dell’associazione armata, tentata estorsione, danneggiamenti con esplosivi o a seguito di incendio, porto illegale di materiale esplodente, lesioni personali, con l’aggravante di aver agevolato l’attività dell’associazione di tipo mafioso.
L’operazione di oggi rientra tra gli arresti eseguiti lunedì a San Pietro Vernotico dove sarebbe stata documentata l’esistenza di un’associazione mafiosa riconducibile alla Sacra Corona Unita operante nella frangia cosiddetta Tuturanese, nello stesso comune a sud di Brindisi. Ed anche i due giovani avrebbero fatto parte a pieno titolo di questa associazione di tipo mafioso. Secondo l’accusa il 18enne ed il 17enne sono ritenuti responsabili e materiali esecutori di attività estorsive, danneggiamenti ad attività commerciali collocando esplosivo o liquido incendiario, ricevendo assistenza economica dal clan in ragione del vincolo solidaristico, e per il soggetto oggi maggiorenne, responsabile in concorso con altri, di una violenta aggressione fisica.
Il presunto capo promotore del sodalizio criminale (già affiliato Scu) dal carcere avrebbe impartito direttive (tramite dispositivi mobili o personal computer illecitamente detenuti) agli altri indagati, relativamente alle attività illecite, al controllo del territorio, alla gestione della cassa comune, al mantenimento degli affiliati e delle loro famiglie. Inoltre organizzato anche alcuni attentanti nei confronti imprenditori locali, della ex moglie dei famigliari di quest’ultima, ritenuta responsabile di aver iniziato una relazione con altro uomo.

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