Niente spese extra e festeggiamenti in grande stile: anche a Capodanno i cittadini di Bari, dove aumenta la povertà e il disagio sociale, puntano al risparmio. Obiettivo, esattamente così come già raccontato da alcuni per Natale, quello di evitare di arrivare impreparati al prossimo anno che secondo quanto emerso saranno segnati dai rincari, in particolare sulle bollette. Ma il caro prezzi è una problematica che ormai segna da tempo le scelte dei cittadini su diversi fronti, tra questi anche quelli relativi al carrello della spesa contraddistinto da aumenti i anche su alimenti che un tempo costavano meno. Basti pensare alle lenticchie, legume d’eccellenza noto per le qualità di “porta fortuna” e “porta abbondanza” immancabile sulle tavole proprio a Capodanno. Se nel 2005 il prezzo era di circa 0,80 euro al chilo, nel 2022 hanno raggiunto i due euro al chilo sino ad arrivare al 2024 con prezzi aumentati anche del 44% su alcune varietà.
Non solo caro prezzi e rinunce a tavola, c’è anche chi non viaggerà o chi ha preferito andare al ristorante per evitare di “spendere un patrimonio” per il cenone di fine anno e il pranzo del primo dell’anno. “Dovrebbero portare abbondanza, invece ormai costano tanto – ha raccontato una cittadina – fosse poi solo quelle. Ormai già per pranzare e cenare, normalmente, se ne vanno almeno 100 euro a settimana, risparmiando. Ma a volte anche di più. Quest’anno saremo circa una decina e alla fine, per evitare di spendere un patrimonio tra caro prezzi e imprevisti, a cui vanno aggiunte le spese per cucinare in casa con il gas alle stelle, abbiamo deciso di andare fuori. In una trattoria nel Barese pagheremo 50 euro a testa circa per il cenone. Sono sicura che pranzando in casa avremmo speso di più a famiglia”, ha concluso. C’è chi però ha deciso di restare a casa, ma senza “strafare”.
“Ognuno porterà qualcosa – ha raccontato un cittadino – saremo 12 in totale e ci stiamo indirizzando su cibo low cost puntando molto su quanto avanzato a Natale. Niente di nuovo. Per esempio io e la mia compagna ci occuperemo delle bevande, solo tra spritz per l’aperitivo, vino e alcuni superalcolici, abbiamo speso una quarantina di euro. Ma siamo fortunati, perché a Natale è avanzata parecchia roba, quindi con 25 euro a testa circa festeggeremo la fine dell’anno. Ognuno contribuirà come può, tra noi ci sono lavoratori precari, chi è alle prese con imprevisti per i lavori a casa. I tempi si faranno più duri, non vale davvero la pena spendere troppo, bisogna risparmiare il più possibile”, ha concluso. Infine c’è chi ha scelto di non partire e di non festeggiare, è il caso di una madre e nonna barese.
“Sarei dovuta partire, ma i costi dei biglietti per raggiungere i miei nipoti erano troppo alti – ha raccontato – ho deciso così di non fare nulla. Il 31 resterò a casa e brinderò mangiando qualcosa di semplice, ne approfitterò per riposare un po’ visto la frenesia della vita lavorativa e per stare con i miei cani che sicuramente avranno paura dei botti. Per l’1 avrò ospiti le mie figlie che vivono a Bari, per fortuna si accontentano. Preparerò un pranzo molto semplice senza rinunciare però a due cose: un bel bicchiere di vino e le lenticchie, abbiamo bisogno di un po’ di fortuna”, ha concluso.
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