Scoperta officina abusiva di meccatronica a Palese, nel territorio di Bari. È quanto emerso nel corso di un’operazione di controllo condotta dagli agenti preposti alla vigilanza del territorio. L’attività, priva di qualsiasi autorizzazione, era pienamente operativa e violava numerose normative ambientali e amministrative. Nel corso del sopralluogo, gli agenti hanno riscontrato anche la presenza di un deposito incontrollato di rifiuti speciali, pericolosi e non, all’esterno della struttura. Tra i materiali rinvenuti vi erano pezzi metallici fuori uso, materiali ferrosi, cisterne contenenti olio esausto, filtri d’olio da smaltire e batterie esauste. Per questa irregolarità, un uomo di oltre sessant’anni è stato denunciato all’autorità giudiziaria ai sensi degli articoli 191 e 256 comma 2 del Testo Unico Ambientale. L’intera area è stata sottoposta a sequestro giudiziario.
Oltre al reato ambientale, a carico dell’autoriparatore sono state elevate diverse sanzioni amministrative. In particolare, per l’incompletezza del registro di carico e scarico dei rifiuti, aggiornato l’ultima volta nel 2023, è stata applicata una multa di 2.066,66 euro. Inoltre, l’esercizio dell’attività senza la necessaria Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) e senza l’iscrizione al Registro delle Imprese Artigiane ha comportato una sanzione di 5.164 euro. A ciò si aggiunge una multa compresa tra 500 e 2.500 euro per la mancata comunicazione al Comune dell’attività insalubre con emissione di fumi.
Le sanzioni non hanno risparmiato nemmeno i clienti dell’officina. I proprietari dei veicoli trovati all’interno sono stati multati per 86 euro ciascuno per aver usufruito di un’attività non iscritta nell’apposito registro. Tutta l’attrezzatura presente nell’officina è stata sequestrata e sarà soggetta a confisca al termine dell’iter amministrativo. L’operazione si inserisce in un più ampio piano di contrasto alle attività abusive, con l’obiettivo di tutelare l’ambiente e prevenire lo smaltimento illecito di rifiuti inquinanti. Il caso è stato inoltre segnalato agli investigatori tributari per le verifiche sulle omesse registrazioni contabili, i mancati contributi e le irregolarità fiscali.