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Rifiuti plastici come risorsa per l’industria del cemento: il progetto

Il progetto "Prevent" con capofila il Politecnico di Bari

Pubblicato da: redazione | Mar, 25 Marzo 2025 - 22:38
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La grande diffusione di buste di plastica e bottiglie ha comportato un enorme costo ambientale. Questo impatto si manifesta sia nelle emissioni nocive prodotte durante i processi industriali, sia nella dispersione dei prodotti finiti nell’ambiente. A ciò si aggiunge la crescente sedimentazione di microplastiche, prodotte dalla decomposizione del polietilene tereftalato (PET), all’interno degli ecosistemi naturali.

Il progetto, “Prevent” (Pollution Reduction and Early-warning for Vulnerable Ecosystems in Adriatic-Ionian Territories Programme) è un Progetto europeo che intende ridurre l’inquinamento e fornire modalità e procedure di prevenzione per la difesa degli ecosistemi più vulnerabili dell’area jonico-adriatica-jonica, attraverso strumenti innovativi per il rilevamento, la prevenzione e la gestione dei rifiuti marini.

Finanziato nell’ambito del programma Interreg IPA ADRION, si propone infatti, di utilizzare le tecniche di diagnostica per rilevare le correnti, i percorsi e i punti di accumulo dei detriti marini. Ricercatori del Politecnico di Bari, unità capofila del progetto (coordinatrice prof.ssa Dora Foti, Dipartimento ARCOD), sono impegnati nello studio di una metodologia sostenibile per il riutilizzo dei rifiuti plastici che invadono l’ambiente. L’obiettivo principale del progetto è: trasformare i rifiuti plastici in una risorsa preziosa per l’industria del cemento, attraverso la loro integrazione come materiale di rinforzo nelle miscele cementizie. Questa soluzione innovativa potrà creare un ciclo virtuoso di riutilizzo per ridurre l’inquinamento ambientale e promuovere l’economia circolare. Il progetto “Prevent” è attualmente in fase operativa. In questa fase si è predisposto un Protocollo di Intesa sottoscritto da tutti i partner e, contemporaneamente, una rete per facilitare scambi e contatti tra esperti e stakeholder.

Parallelamente, sono in corso test pilota per la valutazione di nuovi sistemi di monitoraggio che permetteranno di identificare con precisione i percorsi dei rifiuti marini, al fine di consentire interventi mirati a protezione delle aree più sensibili dell’ecosistema adriatico-ionico. Si sta inoltre procedendo alla raccolta di dati per l’elaborazione del Piano d’Azione Adriatico-Ionico Resiliente al Clima (CRAIAP), documento strategico che definirà misure operative per contrastare gli effetti combinati dell’inquinamento e dei cambiamenti climatici.

Il progetto “Prevent” ha avviato incontri e workshop con amministrazioni locali, associazioni e cittadini alfine di trasformare la consapevolezza ambientale in azioni concrete per la salvaguardia del nostro mare.

 

L’iniziativa europea, presentata al Poliba, vede il coinvolgimento di sette paesi e dieci partners: Politecnico di Bari (Leader partner); CNA Lecce; NIC Slovenia; NCSRD Grecia; READ S.A Grecia; Municipalità di Valona, Albania; ATRAC Croazia; Crna Gora Montenegro; UKLO Bitola, Macedonia del Nord; SEACRAS Zagabria, Croazia.

 

Con un finanziamento totale di circa 1 milione e 600 mila euro, il programma si concluderà nel 2027.

 

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