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Bari, apre il cantiere del Parco della Rinascita: “Seminiamo speranza”

Leccese: "Diventerà un luogo di vita, rinascita, rigenerazione urbana"

Pubblicato da: redazione | Lun, 7 Aprile 2025 - 13:19
parco rinascita fibronit

Fra 330 giorni, dove un tempo sorgeva una fabbrica di elementi per l’edilizia in amianto, ci sarà un parco urbano che abbraccerà tre quartieri di Bari rappresentando un enorme polmone verde. Il cantiere del Parco della Rinascita, sui suoli della ex Fibronit bonificati, è stato inaugurato oggi. Entro la primavera del 2026, grazie al co-finanziamento del Pnrr, diventerà un’area verde aperta a tutta la città, con spazi di socializzazione, aree per lo sport e per i bambini, servizi e un imponente progetto di forestazione urbana.
Alla cerimonia erano presenti, fra gli altri, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, l’eurodeputato Antonio Decaro, il presidente di Sinistra Italiana Nichi Vendola, il sindaco Vito Leccese e il presidente del Comitato cittadino ex Fibronit, Nicola Brescia.

“Questo cantiere testimonia il grande impegno civico profuso dal comitato Fibronit, che si è battuto sin dalla sua nascita per arrivare a questo risultato, da cinque amministrazioni comunali e da altrettante amministrazioni regionali che hanno sostenuto l’impegno di trasformare quello che era un luogo di morte in un parco, il Parco della Rinascita – ha detto il sindaco di Bari Vito Leccese -. Gli interventi previsti saranno prevalentemente di riforestazione e rigenerazione: quest’area diventerà un grande luogo di socialità a ridosso di tre quartieri molto popolosi, per i quali rappresenterà una sorta di cerniera verde. I tempi per la realizzazione del parco sono scanditi dal PNRR, con una serie di obblighi rispetto al cronoprogramma: oggi diamo il via alle prime attività propedeutiche all’apertura vera e propria del cantiere, un grande risultato che ci spinge ancora una volta a impegnarci al massimo per garantire il rispetto dei tempi, fino alla realizzazione di un sogno che noi tutti abbiamo inseguito per troppi anni. Certo, nessuno potrà mai risarcire la sofferenza causata a centinaia di famiglie baresi da quella fabbrica. Ma l’unica risposta che noi amministratori possiamo dare a quella vera e propria strage è seminare speranza lì dove è stato raccolto dolore, riportare la vita in un luogo che ha portato solo morte. Ed è quello che stiamo facendo.  Questo diventerà un luogo di vita, rinascita, rigenerazione urbana. Ci piace pensare che da lassù tutti coloro che ci hanno lasciato a causa di quella fabbrica, guardando i bambini giocare in questo parco, possano un giorno sorridere insieme a loro”.

“Oggi, ancora una volta, voglio ricordare Maria Maugeri per tutte le cose che mi ha insegnato da quando il comitato Fibronit mi convocò: da candidato sindaco di Bari, partecipai a una manifestazione nel quartiere Madonnella, non avevo neanche una precisa cognizione, 22 anni fa, del dramma che si era svolto in questi luoghi – ha sottolineato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano -. Da allora abbiamo compiuto un cammino complicato, duro, che è passato innanzitutto attraverso il cambio radicale di posizione del Comune di Bari rispetto al ministero dell’Ambiente. Qui era prevista l’escavazione di tutto l’amianto e il suo trasferimento chissà dove, non sarebbero bastate le discariche d’Europa per accogliere tutto il materiale che è stato sotterrato. Chiedemmo invece che l’area fosse tombata, e si cominciò a lavorare per questo Parco della Rinascita, reso peraltro possibile anche grazie all’operazione che portammo a termine come Comune di Bari, con grande determinazione, di acquisire l’area in proprietà in cambio del risarcimento danni dalla curatela fallimentare.

E poi la variante al Piano Regolatore per trasformare un’area edificabile in un’area verde. Tutto ciò rimarrà nella storia. La storia di una grande comunità che si incarna nelle associazioni che dal basso costruirono l’idea stessa del Parco della Rinascita”.

Brescia ha sottolineato che “per il Comitato questo cantiere rappresenta il raggiungimento dell’ultimo obiettivo, ora saremo presenti per verificare che tutto vada nel modo giusto”, per la città invece rappresenta “una rinascita morale e civile, perché è un risarcimento minimo per il dolore subito dalle famiglie”.

“Questo è un giorno importante e mi fa piacere aver partecipato a un pezzo di questa storia di riscatto. E’ una storia di sofferenza, dolore, perdite, ma anche di riscatto, giustizia e coraggio per la città”. Lo ha detto l’ex sindaco di Bari, e presidente della commissione Ambiente dell’Ue, Antonio Decaro, a margine dell’inaugurazione del cantiere del parco della Rinascita, sui suoli bonificati della ex Fibronit. “Qui c’era la fabbrica della morte – ha aggiunto – ora presto ci saranno alberi e bambini che potranno giocare nelle aree a loro destinate”. “E’ stato un percorso lungo – ha ricordato Decaro – ho ricevuto il testimone da Michele Emiliano e l’ho ceduto a Vito Leccese, ma questa staffetta non sarebbe stata possibile senza il comitato cittadino ex Fibronit e Maria Maugeri, perché la loro determinazione ci ha aiutati a superare tante difficoltà”.

Il progetto

Il Parco della Rinascita interessa un’area che si sviluppa lungo via Caldarola fino all’incrocio del ponte di Padre Pio con viale Magna Grecia, delimitata dalla linea ferroviaria delle Ferrovie Sud-Est e di Rfi.

L’area verde si  estenderà per 14 ettari che consentiranno di sottrarre all’atmosfera circa 700 tonnellate di Co2 (anidride carbonica) e particelle climalteranti, contrastando concretamente gli effetti del cambiamento climatico sul territorio.  L’importo complessivo dei lavori è di circa 16 milioni di euro. Lavori che non dovranno intaccare il capping (strato di copertura della superficie) sotto al quale sono stati tombati rifiuti in amianto.
Le “cicatrici” della terra che hanno segnato quel luogo della città di Bari saranno curate con percorsi  e spazi, attraverso la realizzazione di nuove tipologie di foreste urbane in grado di implementare la biodiversità, di aree gioco per ogni età, di luoghi dedicati alla cultura (l’anfiteatro Maugeri sarà il cuore del parco), di percorsi di diversa sezione con cui esplorare e vivere il parco in piena sicurezza e senza barriere architettoniche. In totale saranno piantumati 8.374 erbacee, 71.046 tappezzanti, 1810 rampicanti, 51.861 arbusti, 1751 alberi. Prevista la realizzazione di aree giochi per bambini, un giardino delle erbe aromatiche, una piazza dell’acqua con fontane a raso, una piazza yin e yang, l’anfiteatro dedicato all’ex assessora comunale Maria Maugeri, un’area polifunzionale sportiva anche coperta, il bocciodromo, percorsi ciclabili. Nel progetto sono previsti nuovi impianti di illuminazione, di videosorveglianza e wi-fi. Infine, saranno tre gli accessi aperti lungo i confini di via Caldarola per consentire l’ingresso all’area verde. I muri perimetrali dovranno necessariamente rimanere ma saranno “abbelliti”.
La Regione ha anche annunciato la richiesta di fondi per completare la bonifica delle ultime due aree, quelle denominate “Grimaldi” e “Carrozzeria”.

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