L’Osservatorio della Regione Puglia sull’immigrazione e il diritto d’asilo sarà intitolato ad Alessandro Leogrande. Lo ha deciso la giunta regionale su proposta dell’assessora alle Politiche migratorie Viviana Matrangola. L’organismo avrà funzioni di rilevazione e analisi dei flussi migratori, dei bisogni e delle condizioni di vita e di lavoro dei migranti; monitorerà l’attuazione delle politiche in materia di immigrazione e verificherà la qualità e la distribuzione dei presìdi, dei servizi e delle iniziative a favore degli immigrati in campo sociale, socio-sanitario, educativo, formativo, lavorativo, culturale, economico e abitativo. Potrà, inoltre, accertare situazioni di razzismo e discriminazione che dovessero verificarsi sul territorio regionale. “L’istituzione dell’Osservatorio – ha dichiarato il presidente Michele Emiliano – è un elemento caratterizzante della strategia della Regione Puglia in materia di migrazioni. La potestà legislativa spetta prioritariamente allo Stato, alle Regioni spetta il compito importante di collaborare all’integrazione dei cittadini stranieri anche attraverso attività che promuovano la formazione linguistica, civica e professionale e l’ingresso nel mondo del lavoro.
L’intitolazione ad Alessandro Leogrande – ha concluso Emiliano – è un invito a guardare alle migrazioni senza cedere alle semplificazioni e ad accorgerci della sua complessità, talvolta anche drammatica”. “La delibera – ha dichiarato Matrangola – consente alla Regione Puglia di portare a compimento un obiettivo che attendeva di essere realizzato da 16 anni. L’intitolazione a Leogrande è un gesto molto più che simbolico per ricordare un grande pugliese che, attraverso i suoi reportage, ha offerto un contributo fondamentale alla conoscenza delle condizioni di vita e di lavoro dei migranti”. Commossa, la mamma di Alessandro Leogrande, Maria Giannico ha ricordato come suo figlio abbia “sempre perseguito tutto questo, sia nei suoi scritti che nell’impegno concreto in qualsiasi ambito sociale a favore dell’integrazione e dell’unione fra noi e i popoli che giungono sul nostro territorio”.