Si preannuncia una estate salata per gli italiani. Lo afferma il Codacons, commentando i dati sull’inflazione diffusi oggi dall’Istat. A maggio i prezzi registrano un aumento medio del +1,6% su anno che, in termini di spesa e considerati i consumi totali delle famiglie, equivale ad un maggiore esborso pari a +526 euro annui per la famiglia “tipo”, +716 euro per un nucleo con due figli.
Tuttavia, nonostante il ribasso del tasso generale di inflazione, tutte le voci legate al turismo hanno registrato a maggio una decisa crescita: i prezzi dei voli nazionali, ad esempio, sono rincarati del +30,8% su anno, le tariffe dei traghetti del +9,7%, quelle dei Servizi ricreativi e sportivi (piscine, stabilimenti, palestre, parchi divertimento, ecc.) del +8,3%, i prezzi dei Pacchetti vacanza nazionali del +7,2%.
Gli alberghi rincarano del +3,3% su anno mentre i listini di case vacanza, b&b e altre strutture ricettive del +5,8%. Si tratta di un pessimo segnale in vista della stagione estiva, perché attesta come gli operatori turistici e le società di trasporto abbiano iniziato a ritoccare i listini al rialzo in prossimità delle partenze degli italiani – denuncia il Codacons – Ciò comporterà un sensibile aggravio di spesa a carico dei cittadini che si sposteranno per trascorrere giorni di villeggiatura fuori casa nel periodo estivo, un vero e proprio salasso che sta per abbattersi sulle vacanze degli italiani.