Bari si conferma tra le città italiane più dinamiche sul mercato degli affitti per stanze singole. È quanto emerso dall’ultimo rapporto di Immobiliare.it Insights, realizzato in collaborazione con HousingAnywhere, secondo il quale, il prezzo medio per una singola nel capoluogo pugliese è di 380 euro al mese, con un aumento dell’offerta del 30% rispetto a un anno fa e un balzo della domanda del 45%. Un andamento che si discosta dalla media nazionale, dove la richiesta complessiva di stanze è rimasta stabile e in molte città universitarie si è registrato un rallentamento, legato in parte all’aumento dei canoni e a una maggiore disponibilità di alloggi.
“Studenti universitari e giovani lavoratori fuori sede – spiega Luke Brucato, Chief Strategy Officer di Immobiliare.it Insights – stanno mostrando una crescente propensione a spostarsi verso aree periferiche o ben collegate alle grandi città, alla ricerca di soluzioni più accessibili. L’interesse resta alto, ma i prezzi reagiscono più lentamente ai cambiamenti di scenario”. A livello nazionale Milano si conferma la città più cara, con una media di 732 euro al mese per una singola, seguita da Bologna (632 euro), Firenze (606) e Roma (575). Bari resta distante dai livelli dei grandi hub universitari del Nord, ma si colloca a metà classifica, davanti a città come Napoli (445 euro) e Palermo (278). Sul fronte della domanda, si piazza tra le piazze più vivaci: il +45% è superato solo da Genova (+59%), Ancona (+77%) e Venezia (+30%).
Il rapporto sottolinea inoltre come, nonostante i rincari, l’Italia resti più accessibile rispetto a molte città europee: ad Amsterdam, ad esempio, affittare una stanza singola può costare fino a 969 euro al mese, mentre in capitali come Parigi e Londra si superano spesso i 900 euro. Gli analisti ritengono che il mercato barese possa avviarsi verso una stabilizzazione dei prezzi nel medio periodo: la crescita dell’offerta e l’elevata domanda potrebbero infatti bilanciare i canoni, evitando le impennate registrate in altre aree del Paese.