Nell’estate segnata dalle spiagge in crisi e dagli ombrelloni vuoti, le vacanze di agosto rischiano di diventare un privilegio per pochi. A rilanciare il tema è il Codacons, che elenca casi limite: tra tutti, il presunto affitto di un rooftop a Verona dal 23 al 30 agosto per circa 300mila euro. Ma le tariffe da capogiro non si fermerebbero qui: una villa con piscina a Baja Sardinia a 125.870 euro, una suite a Porto Cervo a 43.575 euro, una villa a Positano a 123.099 euro, un appartamento a Sanremo a 63.196 euro.
Non si salva nemmeno la montagna: a Cortina d’Ampezzo un appartamento può costare 52.375 euro a settimana, uno chalet a Selva di Val Gardena 38.520 euro, a Ortisei 35.725 euro. Dati che, secondo il Codacons, mostrano come le tariffe turistiche italiane abbiano raggiunto livelli elevatissimi. Gli operatori, però, respingono le accuse. L’host del superattico di Verona parla di “errore di Booking”, mentre Federalberghi Puglia sottolinea come a luglio il prezzo medio di pernottamento sia stato di 134,25 euro, al di sotto della media nazionale (156,20 euro). “Poche improvvisazioni e molta programmazione ci hanno evitato scivoloni e prezzi spropositati”, afferma Francesco Caizzi, vicepresidente nazionale e presidente Federalberghi Puglia e Bari-Bat.
In Abruzzo, il presidente regionale del Sib Riccardo Padovano osserva che gli abbonamenti stagionali sono invariati, ma molti clienti rinunciano al mare per i costi complessivi della vita: “Il problema non è il caro ombrelloni, ma il caro vita”. Sulla stessa linea, il presidente nazionale del sindacato, Antonio Capacchione, parla di accuse “sbagliate e truffaldine” alle tariffe balneari: “La vera causa del calo del turismo è la difficoltà economica delle famiglie, con salari reali inferiori a quelli del 1990 e spese obbligatorie che assorbono oltre il 42% del reddito”.
In controtendenza la Liguria, che per il ponte di Ferragosto (14-17 agosto) ha registrato un’occupazione media delle camere del 97%, con picchi a Savona (98,3%), Imperia (97,2%) e Genova e La Spezia (95,7%). “Non è solo mare – spiega l’assessore regionale Luca Lombardi – ma anche entroterra e città d’arte, con un’offerta che spazia da eventi culturali e musicali a escursioni, enogastronomia e feste tradizionali”. Bene anche la Sardegna, dove accanto alle mete di lusso come Costa Smeralda, Chia e Villasimius, non mancano soluzioni accessibili: al Poetto di Cagliari o sulle coste dell’Oristanese una postazione con ombrellone e due lettini costa 20-25 euro al giorno. “A luglio il flusso è stato migliore rispetto al 2024 – dice Claudia Comida, presidente regionale Sib – e abbiamo tantissime spiagge libere”.