Dalle risse allo spaccio, cresce la paura a Bari per l’escalation di casi che negli ultimi giorni hanno messo in discussione il fattore sicurezza in città. Non bastano le parole del primo cittadino, il sindaco Vito Leccese, intervenuto nel corso dell’incontro in Prefettura, a placare gli animi e neanche la scelta di dare nuova vita alle piazze maggiormente critiche permettendo agli esercenti di posizionare sedie e tavoli per incrementare la movida allontanando così chiunque abbia voglia di delinquere. C’è malcontento da parte dei cittadini che si sentono sempre meno al sicuro nella propria città. Una questione che ha “radici” antiche a Bari, in cui spesso i cittadini hanno denunciato e segnalato zone poco sicure, tra baby gang, bus presi di mira e donne pedinate o vittime di molestie, ma non solo, anche l’annosa questione dei parcheggiatori abusivi. Ad aggravare la situazione però le cronache recenti, tra questi le risse avvenute in città. Preoccupazione è stata espressa anche dalla Polizia Locale che nella giornata di ieri, in una nota, ha richiesto maggiori strumenti per il contrasto al fenomeno.
“A Bari la situazione è peggiorata – scrive una cittadina – non bastano più le riunioni, serve agire”. Parole a cui fanno eco quelle di un’altra che chiede la presenza costante dell’esercito per strada. “Viene voglia di barricarmi in casa”, racconta un altro. “Una città allo sbando” – racconta un’altra cittadina. Tanti i genitori preoccupati per i loro figli. “Da padre – racconta un cittadino – ho paura quando mio figlio adolescente esce a farsi una passeggiata, Bari meriterebbe tutto quello che è stato promesso durante le varie campagne elettorali. Per ora vedo solo una città pericolosa e impolverata di cantieri aperti e abbandonati”. “Stanno provando a dare a colpa agli stranieri – racconta un altro – ma non sono solo loro, anche i baresi non sono da meno. Mia figlia è stata molestata da un barese, italiano al 100%. Il problema riguarda la sicurezza in generale. Adesso arrivano anche le stagioni più fredde, tante zone saranno isolate. Non so se servono i controlli, sicuramente serve educare e se è necessario arrestare o punire, ben venga. Nel frattempo meglio evitare di stare troppo in alcune zone, anche in quelle più rinomate, tanto può accadere ovunque, la città è una giungla ormai”, conclude. Timori che l’amministrazione cerca di placare. Il Comune è infatti al lavoro per trovare strumenti di contrasto, sia tramite l’incremento dei controlli, sia tramite il “ripopolamento” delle zone maggiormente critiche al fine di “restituire” gli spazi ai cittadini.
Foto repertorio piazza Moro