Venerdì 26 settembre migliaia di agricoltori della Coldiretti si ritroveranno per denunciare una situazione ormai critica. La protesta, pacifica ma determinata, nasce dall’allarme per le speculazioni sui mercati del grano che stanno facendo crollare i prezzi del prodotto italiano, ormai al di sotto dei costi di produzione, a vantaggio di importazioni straniere.
Gli agricoltori, provenienti da tutto il centro-sud Italia, saranno sul Lungomare di Bari con cartelli, striscioni e bandiere nella città simbolo del Granaio d’Italia, per far sentire la propria voce contro le manovre di veri e propri “trafficanti” di materie prime che mettono a rischio la sopravvivenza di oltre 130mila aziende agricole e di un patrimonio territoriale di 1,2 milioni di ettari.
Secondo Coldiretti, la situazione non è solo economica, ma rischia di avere ripercussioni ambientali importanti: il calo della produzione e l’abbandono dei terreni potrebbero favorire la desertificazione e minacciare la sostenibilità del territorio. La manifestazione di Bari vuole essere un richiamo forte alle istituzioni, affinché vengano adottate misure concrete per tutelare il grano italiano e garantire la sopravvivenza di un settore strategico per l’approvvigionamento alimentare del Paese.