Queste festività hanno lanciato un segnale chiaro: il lavoro ibrido sta cambiando il modo di vivere il periodo natalizio. In queste settimane, sempre più persone hanno sperimentato il Chrismart Working, il modello flessibile pensato per conciliare impegni professionali e vita privata, offrendo maggiore autonomia ed equilibrio. Secondo l’indagine di Espresso Communication, l’83% dei lavoratori nel mondo considera il modello ibrido il compromesso ideale tra indipendenza e collaborazione, mentre il 51% lo definisce il “punto ottimale” tra presenza in ufficio e lavoro da remoto.
Anche in Italia diverse realtà lavorative hanno adottato il 100% di smart working per il periodo natalizio, permettendo ai dipendenti di gestire in autonomia spostamenti, appuntamenti familiari e attività quotidiane. Le feste sono così diventate un vero e proprio laboratorio per sperimentare nuove modalità organizzative: giornate “no meeting”, lavoro collaborativo da remoto e pause programmate per recuperare energie hanno aiutato le persone a vivere un Natale più sereno e meno frenetico.
Guardando al futuro, molte aziende prevedono che la presenza in ufficio non sarà più fissa, ma minima e flessibile, con attenzione particolare a genitori, caregiver e persone in situazioni di fragilità.
Il Chrismart Working conferma una trasformazione più ampia: le pratiche di flessibilità natalizie dimostrano che il lavoro ibrido non è solo un vantaggio temporaneo, ma un approccio concreto per ridurre lo stress, migliorare le relazioni professionali e garantire performance sostenibili. In questo senso, il Natale 2025 segna non solo un momento di festa, ma anche un punto di partenza per ripensare modelli organizzativi più vicini alle esigenze reali di chi lavora.