Rischia una condanna a 4 anni e 5 mesi di reclusione l’ex sindaco di Statte (Taranto), Francesco Andrioli, coinvolto in un’inchiesta su presunti legami tra mafia e politica. La richiesta arriva dal pubblico ministero Milto Stefano De Nozza, della Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, nell’ambito del processo con rito abbreviato che si sta svolgendo davanti al GUP Giulia Proto.
L’indagine, che il 15 gennaio scorso aveva portato all’arresto di 29 persone, ruota attorno a un presunto sistema di voto di scambio in occasione delle elezioni comunali dell’ottobre 2021. Secondo l’accusa, Andrioli, insieme a due ex assessori, Ivan Orlando e Marianna Simeone, per i quali è stata chiesta una condanna identica, avrebbe accettato l’appoggio elettorale di alcuni esponenti di un gruppo criminale in cambio di denaro, buoni pasto e altri favori.
In particolare, l’accusa sostiene che i tre si sarebbero accordati con Davide Sudoso, ritenuto promotore del clan, per ottenere voti utili alla campagna elettorale. Per Sudoso il PM ha chiesto una condanna a 20 anni, mentre per Giulio Modeo – altro presunto affiliato – sono stati chiesti 8 anni. L’inchiesta ha portato a un totale di 35 richieste di condanna, con capi d’accusa che vanno dall’associazione mafiosa al traffico di droga fino al voto di scambio politico-mafioso.