“Ho deciso di avviare un’azione penale contro lo Stato di Israele per sequestro illegale e illegittimo dell’equipaggio”. Così Antonio La Piccirella, l’attivista barese fermato il 26 luglio scorso al largo di Gaza, ha annunciato la sua intenzione di denunciare le autorità israeliane. A riportare le sue parole è l’agenzia Ansa. La Piccirella si trovava a bordo della nave Handala, della Freedom Flotilla, impegnata in una missione umanitaria con l’obiettivo di rompere il blocco imposto alla Striscia di Gaza. Il suo rientro in Italia è avvenuto lo scorso 31 luglio, dopo alcuni giorni di detenzione in Israele.
Secondo il suo racconto, l’intervento dell’esercito israeliano sarebbe avvenuto in mare aperto, con l’impiego di venti militari armati. “Hanno preso il controllo della nave e l’hanno dirottata verso Israele – ha dichiarato –. Per otto ore siamo stati costretti a restare stesi sul ponte, con le armi puntate contro”. L’attivista parla di “sequestro di persona” e annuncia battaglia legale.