Nuova stagione, nuovo Bari… l’ulteriore capitolo di una storia che sembra ripetersi. Come ormai nello stile dei “De Laurentiis”, anche per il campionato 2025/26 i tifosi biancorossi dovranno fare i conti con l’ennesimo “reset” imposto dai vertici della Filmauro, che hanno nuovamente rivoluzionato la rosa. Decisioni quasi scontate quando non c’è la volontà di investire, neppure per riscattare un “Mantovani di turno” o quando si sceglie di costruire una squadra basandosi soprattutto sui calciatori in prestito. A questo va aggiunto il cambio in panchina, con Fabio Caserta subentrato a Moreno Longo, che rende il quadro ancora più evidente.
È un rischio enorme quello che i De Laurentiis si assumono: cambiare organico ogni anno significa avviare una stagione senza certezze. Senza contare il profilo dei giocatori ingaggiati: elementi reduci da infortuni o con poca continuità, chiamati a rilanciarsi. Ma si sa, i calciatori pronti e di qualità hanno un costo e non rientrano nei piani della SSC Bari. Non perché manchino le risorse economiche (basta osservare quanto viene investito alle pendici del Vesuvio), ma perché manca la volontà di puntare su un club considerato a tutti gli effetti una “succursale”.
Tutto ciò non passa inosservato ai tifosi del Bari che, a malincuore, si stanno allontanando dalla squadra. Il drastico calo negli abbonamenti è un segnale inequivocabile. L’amore per i colori biancorossi non verrà mai meno, ma oggi tra i supporters prevale un senso di apatia. Solo risultati di rilievo e un campionato di vertice potrebbero invertire la tendenza. Viste le premesse, sembra un’ipotesi remota, ma non impossibile.
Va detto che, nonostante le lacune in organico e i giocatori in ritardo di condizione, la squadra ha offerto due buone prove contro avversari di gran lunga superiori come Milan e Venezia. Certo, è calcio d’agosto e occorrerà attendere almeno ottobre per avere un quadro più chiaro, ma è indubbio che, sia contro i rossoneri che nella sfida del “Penzo”, Sibilli e compagni abbiano mostrato segnali incoraggianti.A Venezia, dopo un avvio timido, il Bari di Caserta ha più volte impensierito i lagunari, creando occasioni da rete e sfiorando il pareggio. Un risultato positivo non sarebbe stato rubato, anche se la formazione di Stroppa ha mantenuto il pallino del gioco per lunghi tratti e creato molte più azioni da rete.
Buone anche le indicazioni dai singoli: Cerofolini ha dato sicurezza al reparto difensivo, Vicari appare trasformato rispetto allo scorso anno, Dorval sembra tornato quello della passata stagione. Dal centrocampo spiccano le prestazioni di Braunoder e Pagano. Le note dolenti arrivano dall’attacco: i soli Sibilli e il giovane Rao sono riusciti a mettersi in luce. Con Gytkjaer fermo per altre due settimane, Moncini e Partipilo restano indietro di condizione.
Sul fronte mercato, è in dirittura d’arrivo il prestito dalla Juventus del giovane attaccante Leonardo Cerri, classe 2003. A giorni dovrebbe concretizzarsi anche l’arrivo di Darboe dalla Roma. Probabilmente servirebbe rinforzare pure la difesa, ma sulla carta Magalini e Di Cesare stanno svolgendo un lavoro discreto, considerate le risorse esigue a disposizione.
Foto SSc Bari