Dalla diagnostica oncologica non invasiva all’analisi ambientale avanzata, il Dipartimento Interuniversitario di Fisica dell’Università di Bari Aldo Moro e del Politecnico di Bari ha aperto le porte del progetto europeo QuaSiModO (Quantum Sensing and Modeling for One-Health), illustrando alle imprese e agli attori del territorio una gamma di tecnologie all’avanguardia con forte potenziale applicativo.
In ambito medico, i ricercatori hanno presentato dispositivi microfluidici in grado di isolare cellule tumorali nei liquidi corporei senza ricorrere a marcatori chimici, e sensori QEPAS capaci di rilevare biomarcatori tumorali nel respiro umano. Grazie a superfici ultra-sottili di anticorpi, è possibile ottenere diagnosi precoci anche di patologie complesse come il tumore del pancreas, mentre una “pelle elettronica” flessibile e sensibile apre nuove prospettive per protesi intelligenti e robotica indossabile.
Sul fronte dell’imaging medico, il Dipartimento collabora con il Cern e l’INFN per sviluppare sensori Pixel Chamber e sistemi di tomografia Pet-Tof di nuova generazione, con una precisione temporale senza precedenti. Questi strumenti consentono monitoraggi più accurati durante trattamenti oncologici e riducono l’esposizione del paziente alle radiazioni. Le innovazioni si estendono anche all’ambiente e alla sicurezza pubblica: dai dispositivi portatili per rilevare sostanze tossiche o radioattive, fino a sensori per monitorare in tempo reale l’inquinamento atmosferico e gas vulcanici, come l’acido solfidrico nei Campi Flegrei, fornendo dati preziosi per protezione civile e prevenzione.
Il progetto QuaSiModO integra inoltre intelligenza artificiale e calcolo quantistico, con modelli predittivi per correlare inquinamento e malattie croniche o neurodegenerative, sistemi per lo studio di malattie trasmesse da vettori e algoritmi per l’analisi di immagini ecografiche e di risonanza magnetica. Queste soluzioni digitali permettono di selezionare dati critici in tempo reale, migliorando la diagnostica e la gestione delle emergenze sanitarie.
“Il dipartimento di fisica – ha commentato Roberto Bellotti, direttore del DIF e nuovo rettore dell’Università di Bari – ha aperto un dialogo concreto con le imprese, ponendo le basi per trasformare prototipi di laboratorio in soluzioni reali per la salute, l’ambiente e lo sviluppo tecnologico del territorio”. Il progetto coinvolge anche INFN, CNR e spin-off innovativi del Dipartimento, come PolySense Innovations, Flying DEMon, RAISE e QSENSATO, confermando Bari come centro di eccellenza nella ricerca quantistica applicata al One-Health.