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Rete di accoglienza notturna diffusa

Pubblicato da: redazione | Mer, 22 Marzo 2023 - 09:14
Barbonibig E

L’assessora al Welfare Francesca Bottalico rende noto che si è concluso il lavoro delle commissioni incaricate di valutare le proposte pervenute in risposta all’avviso per individuare enti in grado di garantire un servizio di accoglienza notturna a bassa soglia nel territorio della città metropolitana.rnrnSui sei soggetti, tra associazioni di volontariato ed enti no profit, che hanno proposto spazi per accogliere persone in difficoltà, solo tre proposte sono risultate ammissibili in base ai criteri fissati dal bando e a seguito dei sopralluoghi svolti da una commissione composta da tecnici degli assessorati ai Lavori pubblici e al Welfare per verificare le condizioni strutturali e di sicurezza delle diverse strutture individuate.rnrnSi tratta delle proposte presentate da:rn

    rn

  • associazione “HELP- Assistenza e tutela per tutti” Associazione senza scopo di lucro con sede in Bari alla Via Abate Gimma n.201: max 90 posti;
  • rn

  • associazione “FEEL AT HOME ONLUS” con sede in Gravina di Puglia alla via R. Guttuso n. 7: max 10 posti;
  • rn

  • fondazione “OPERA SANTI MEDICI COSMA E DAMIANO Bitonto” con sede legale alla Piazza A.Marena n.34: max 6 posti;
  • rn

rnAll’interno delle strutture, ubicate nell’area metropolitana, come previsto dall’avviso, dovranno essere garantiti la prima colazione, il servizio di pulizia giornaliero, la presenza di un operatore sociale ogni 20 ospiti e il monitoraggio sociale periodico in rete a cura dei funzionari dell’area povertà della ripartizione comunale Welfare.rnrnIl progetto rientra in una serie di iniziative in fase di avvio nell’ambito delle politiche dall’assessorato al Welfare sul tema della povertà, che prevedono un periodo sperimentale di sei mesi prima dell’eventuale messa a regime. La misura, rivolta a cittadini italiani e migranti in situazioni di estrema povertà, intende favorire l’accoglienza di adulti in difficoltà, in maniera diffusa, con interventi individualizzati e che prevedano il coinvolgimento e la partecipazione degli ospiti alla vita comunitaria.

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