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Scuola, oltre un terzo dei docenti baresi dovrà trasferirsi

Pubblicato da: Natale Cassano | Mer, 22 Marzo 2023 - 10:11
Scuola

E’ un’estate amara quella delle migliaia di docenti pugliesi neoassunti nelle fasi B e C delle Gae, le graduatorie ad inserimento del ministero dell’Istruzione. Ieri, 26 luglio, sono state infatti pubblicate le tabelle dei trasferimenti interprovinciali della scuola primaria, primo step della cosiddetta “fase nazionale”, ma i posti disponibili in Puglia sono nettamente meno rispetto al numero di docenti pugliesi che hanno fatto domanda per l’impiego negli istituti. “Nella sola provincia barese – spiega Roberto Calienno, segretario generale Cisl scuola Puglia, i docenti neoassunti nel barese per la scuola primaria sono 473, ma i posti disponibili sono solo 347, come indicato anche dal Piano triennale dell’offerta formativa. Questo vuol dire che oltre un terzo di loro sarà costretto a trasferirsi al di fuori della propria provincia o regione di residenza, con costi aggiuntivi che vanno a pesare sul nucleo familiare”.rnrnUn terzo degli insegnanti pugliesi obbligati a trasferirsirnrnInsomma, la legge sulla “Buona scuola” creerà un esodo di massa degli insegnanti pugliesi, costretti dal Miur a lavorare in istituti fuori dalla Puglia. E la situazione non migliora su scala regionale: su oltre 1200 docenti in Puglia neo immessi di scuola primaria, almeno in 410 saranno obbligati a trasferirsi anche nel Centro o nel Nord Italia. “Le assunzioni – dichiara Domenico Maiorano, segretario generale della Cisl scuola Bari – non tengono conto di una territorialità che invece doveva essere rispettata. Certo, è comunque un’assunzione e il fatto che vengano creati nuovi posti di lavoro ci fa piacere, ma così il Ministero costringe tante famiglie a cambiare vita in pochissimo tempo”.rnrnLa situazione non è migliore per i docenti di scuola media e superiore, le cui tabelle di trasferimento saranno pubblicate nelle prossime settimane (2 agosto per gli insegnanti di scuola media e 19 agosto per quelli di scuola superiore). “Lì abbiamo – spiega Calienno – un dato preoccupante per alcune classi di concorso. Prevediamo che un terzo delle domande di assunzione in Puglia di professori di Arte e Musica per le scuole medie e di Diritto per le scuole superiori non saranno accolte”.rnrnLe problematiche della “chiamata diretta”rnrnL’estate difficile per gli insegnanti pugliesi non termina però con i trasferimenti. Il secondo step indicato dalla legge sulla Buona scuola è la cosiddetta “chiamata diretta”. Saranno infatti i dirigenti scolastici a scegliere quali insegnanti assumere, pubblicando entro la fine di luglio un bando di selezione. A quel punto i docenti neoassunti avranno un periodo di tempo limitato per presentare domanda di assunzione per i singoli istituti, visto che i termini scadono sempre nella prima settimana di agosto per la scuola primaria (29 – 4 agosto) e media (6 – 9 agosto), mentre si va addirittura oltre Ferragosto per le scuole superiori (16 – 19 agosto). In più i criteri fissati dal Miur con i quali i docenti potranno essere selezionati sono, secondo i sindacati, poco chiari, perché non tengono più conto dell’anzianità di servizio del docente.rnrn”E’ inconcepibile – dichiara Calienno – che sia stato creato un sistema per le assunzioni così complesso. Gli insegnanti si ritrovano a dover spedire le domande nel periodo di Ferragosto e senza neanche sapere con certezza su che valori si farà la selezione. Noi avevamo provato a fissare dei criteri chiari con il Ministero che tutelassero sia gli assunti che le scuole, ma l’accordo non è stato fissato per volere del ministro Giannini. La nota del Miur dice tutto e il contrario di tutto ed espone anche i dirigenti scolastici ad un contenzioso quasi inutile”.rnrnI contenziosi tra istitutirnrnPuò infatti capitare che più scuole richiedano lo stesso docente e a quel punto è lui che sceglie in quale istituto preferisce insegnare. Viste le tempistiche molto a ridosso dell’inizio dell’anno scolastico, però, non c’è la possibilità di avviare una nuovo bando di chiamata diretta. A quel punto gli istituti si ritrovano quindi ad impiegare un docente non scelto da loro, ma selezionato dall’Ufficio scolastico regionale, come indicato dalla legge sulla “Buona scuola”.rnrnLe proteste degli insegnantirnrnIntanto continuano le proteste da parte dei docenti neoassunti nelle Gae. Dopo i sit-in negli scorsi giorni sotto la sede del Consiglio regionale per chiedere un ampliamento del numero di insegnanti assunti negli istituti pugliesi, lunedì 25 luglio si sono riuniti sotto la sede dell’Ufficio scolastico regionale. I partecipanti alla manifestazione, che portavano un nastrino rosso al polso, hanno intonato slogan di protesta contro i trasferimenti.

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