Il governo Conte ha ottenuto la fiducia alla Camera con 350 voti a favore, 236 contrari e 35 astenuti. Momenti di tensione durante la discussione sulla fiducia all’esecutivo guidato da Giuseppe Conte, soprattutto quando il premier ha citato la questione del conflitto di interessi sottolineando che “ognuno ha il suo” e causando la dura reazione specie dai banchi del Pd. Ad andare all’attacco è, però, soprattutto il capogruppo Pd alla Camera, l’ex ministro Graziano Delrio che se la prende col premier chiedendogli di “non essere un pupazzo” e di “leggere la carta”. Botta e riposta anche tra il governo e l’Anac.
Ieri il governo Conte aveva ottenuto la fiducia al Senato con 171 si, 117 no e 25 astenuti. Tre senatori a vita – Mario Monti, Giuliana Segre ed Elena Cattaneo si sono astenuti sul voto di fiducia, due erano in congedo (Giorgio Napolitano e Carlo Rubbia), assente Renzo Piano.
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