SABATO, 20 APRILE 2024
72,602 ARTICOLI
Dir. resp.:Samantha Dell'Edera
redazione@borderline24.com

Per segnalazioni: +39 375 5535222
72,602 ARTICOLI

Direttore Responsabile: Samantha Dell'Edera
Per segnalazioni:
Cell. +39 375 5535222
Email: redazione@borderline24.com

Festival della Valle d’Itria, torna l’Opera in masseria con “Il trionfo dell’onore”

Pubblicato da: redazione | Sab, 21 Luglio 2018 - 21:00

Dopo il successo de Le donne vendicate di Piccinni la scorsa stagione, riparte – domani alle 21 – una delle iniziative più attese e di successo del Festival della Valle d’Itria: l’Opera in masseria, progetto culturale che unisce la peculiarità del Festival di ricerca e riscoperta di titoli antichi e desueti con l’identità territoriale della Valle d’Itria, attraendo un sempre crescente numero di pubblico locale ed estero. Quest’anno sarà la commedia per musica Il trionfo dell’onore di Alessandro Scarlatti ad essere rappresentata nella corte della Masseria Palesi, incantevole luogo che arricchisce la proposta artistica della 44a edizione del Festival e che ben si presta ad allestimenti scenografici di particolare effetto.

Il trionfo dell’onore, opera del 1718 andata in scena al Teatro dei Fiorentini di Napoli, è l’unica commedia per musica del compositore siciliano e richiama il mito del Don Giovanni nel personaggio del giovane dissoluto Riccardo Albenori (interpretato da un soprano en travesti). Il trionfo fu accolto con grande favore dal pubblico napoletano, sempre più interessato a questo repertorio. Scarlatti riuscì infatti a creare un nuovo modello di opera buffa, con una struttura drammaturgica e musicale coerente, preferendo l’utilizzo della lingua italiana al napoletano.

La messa in scena è ideata dalla compagnia teatrale Eco di fondo, composta da Giacomo Ferraù, Giulia Viana e Libero Stelluti, già presenti con successo al Festival la scorsa edizione in Altri canti d’amor e che così raccontano la loro regia: “Riflettere nuovamente sul valore e sul senso della parola onore, è stata sicuramente la sfida più stimolante. Abbiamo provato così ad immaginare un’Italia non troppo lontana da noi, un piccolo paesino del Mezzogiorno, non ancora attraversato dai grandi cambiamenti che riguardano i diritti civili, dove rimanere incinta prima del matrimonio era ancora motivo di emarginazione e di vergogna. Ecco perché abbiamo scelto una condizione davvero scomoda per Leonora: non le è stato tolto solo l’onore, bensì è in dolce attesa. Una condizione disonorevole per quel tempo. Siamo partiti dal fatto che ognuno di noi ha nelle orecchie un racconto simile a questo: potrebbe essere la storia dei nostri nonni”. Il progetto è una coproduzione con la Fondazione Paolo Grassi in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Bari, con le scene di Stefano Zullo, i costumi di Sara Marcucci e il contributo della Fondazione Puglia.

© RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE RISERVATA - Borderline24.com
Ti invitiamo a usare i bottoni di condivisione e a non copiare l'articolo.

Bari, provini per corteo storico: “No...

Si terrà mercoledì 24 aprile, a partire dalle ore 9.30, a...
- 20 Aprile 2024

A Trani a maggio lo spettacolo...

La Pattuglia Acrobatica Nazionale non rappresenta solo l'eccellenza e il dinamismo...
- 20 Aprile 2024

Dal congresso di Dubai chirurgo opera...

Si è svolto con successo il primo di intervento di telechirurgia...
- 20 Aprile 2024

In Puglia campi assetati: “La siccità...

Dalla punta più a nord della regione al lembo di terra...
- 20 Aprile 2024