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Reti ferroviarie e autostrada, la Puglia delle infrastrutture tra le più penalizzate in Italia

Pubblicato da: redazione | Dom, 21 Ottobre 2018 - 09:00

Treno, auto o bus poco cambia, la Puglia resta sempre nelle retrovie della classifica del livello di infrastrutture e la qualità. E’, infatti, quintultima per “accessibilità alla rete ferroviaria” e sestultima per “accessibilità alla rete autostradale”, lo dicono i parametri calcolati da Ance nell’ultimo rapporto sulla competitività del Mezzogiorno.

L’associazione dei costruttori edili ha analizzato la situazione al 2016 della rete autostradale e ferroviaria delle regioni del Sud comparandola con quella del resto del Paese e dell’Europa. Risultato, il gap è ancora evidente, a favore del Nord, ovviamente. Per quanto riguarda la linea ferroviaria, l’Italia dispone, secondo i dati Eurostat, di 16.788 chilometri di rete, distribuita per 7.533 chilometri nel Nord, 3.457 nel Centro ed i restanti 5.730 nel Mezzogiorno. “In rapporto alla superficie territoriale – è scritto nel rapporto – emerge che, a fronte di dati per il Nord ed il Centro sostanzialmente in linea con Paesi europei come Austria, Regno Unito e Danimarca, la dotazione del Mezzogiorno risulta inferiore”. In pratica, per ogni residente nel Sud ci sono meno chilometri di linea ferroviaria a disposizione. Per la precisione, ci sono 45 chilometri di ferrovie per 1.000 chilometri quadrati di superficie, a fronte dei 65 del Nord e dei 59 del Centro. Ma non è l’unico handicap, Ance calcola anche un parametro che viene chiamato “accessibilità”, di cosa si tratta? E’ il tempo che occorre alla popolazione per raggiungere l’infrastruttura e le regioni del Sud Italia sono le ultime in Europa. Il parametro di riferimento medio europeo è 100: l’Abruzzo è la realtà meridionale con il grado di accessibilità più elevato (coefficiente 65), la Puglia è quintultima con un parametro pari a 53,1, fanno peggio solo Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna. Per avere un paragone con le realità più avanzate, la Lombardia – la migliore in Italia – ha un coefficiente pari a 165, l’Emilia Romagna 146,4.

Dalla ferrovia all’asfalto, non cambia molto il risultato finale. “L’infrastrutturazione stradale del Mezzogiorno – si legge nel report Ance – si caratterizza per una carente dotazione di grandi reti autostradali, in grado, rispetto alle strade regionali e provinciali, di garantire collegamenti più rapidi, non solo tra le Regioni dell’area meridionale, ma anche con il resto del Paese e dell’Europa”. Nel 2016 la rete autostradale del Mezzogiorno, secondo i dati Eurostat, si estende per 2.149 chilometri e rappresenta circa il 31% di quella nazionale. Una lunghezza che, posta in rapporto alla superficie territoriale, presenta una sensibile sotto-dotazione rispetto al Centro-Nord. Nel Mezzogiorno, infatti, per ogni 1.000 chilometri quadrati di superficie si hanno 18 chilometri di rete autostradale, a fronte dei 30 del Nord e dei 20 del Centro. Quanto all’indice di accessibilità, su 263 regioni europee esaminate, quelle del Mezzogiorno, ad eccezione della Campania, si posizionano agli ultimi posti della classifica. La Puglia è sestultima con un coefficiente di 40,9 (il riferimento medio è sempre 100), la Lombardia, la migliore in Italia, raggiunge un parametro pari a 138.

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