In 124, tra università, associazioni e comitati di cittadini, movimenti politici ed enti locali, hanno inviato proposte per #Pugliapartecipa, l’avviso pubblico promosso dalla Regione per cofinanziare processi partecipativi. La maggior parte delle proposte è arrivata dalle associazioni (71) e dai Comuni (40), principalmente dalle provincie di Lecce (37%) e Bari (30%).
«Uno straordinario successo – ha detto il presidente della Regione, Michele Emiliano – significa che c’è un gran bisogno di discussione, che evidentemente i partiti politici non riescono a soddisfare». «Con questo sistema – ha aggiunto – noi consentiremo innanzitutto ai Comuni, che hanno un ruolo primario nella legge sulla partecipazione, ma più in generale a tutti i soggetti che hanno desiderio di aprire consultazioni anche su grandi opere pubbliche impattanti con l’ambiente, su come riorganizzare il traffico in città, dove collocare un mercato o un impianto di compostaggio» di aprire «discussioni, compresa la previsione del futuro, perché la partecipazione serve alla pianificazione strategica, a consentire ai cittadini di consentire alle loro istituzioni, la Regione in primis che deve scrivere il piano di sviluppo regionale che è il piano strategico della Regione, di capire molte cose che dal palazzo dove siamo non si vedono».
«La partecipazione – ha continuato Emiliano – serve per trasmettere non solo informazioni e dati, ma anche idee che consentiranno di stabilire dove deve andare la Puglia negli anni futuri. Dalle cose più piccole di quartiere alle cose più grandi che sono la visione della Puglia nel mondo». L’attuale stanziamento è di 350 mila euro, per finanziare ciascun progetto fino a 20 mila euro, ma Emiliano ha annunciato che chiederà al Consiglio regionale di raddoppiarlo. Le proposte inviate dovranno essere ora vagliate da una apposita Commissione che stilerà entro 45 giorni la graduatoria degli ammessi al finanziamento.