“Corruzione elettorale”: è il reato ipotizzato dalla Procura di Bari che ha aperto diversi fascicoli d’inchiesta su alcuni presunti episodi di voto di scambio alle ultime elezioni comunali. La notizia è riportata oggi dal quotidiano La Repubblica.
Le indagini sono partite dopo il deposito da parte della Digos di alcune informative: i poliziotti, già durante la campagna elettorale, hanno ricevuto diverse segnalazioni e hanno approfondito i casi. Sono state ascoltate, come persone informate dei fatti, una ventina di persone in questura e, nei giorni scorsi, sono state trasmesse alla Procura le prime relazioni.
La compravendita di voti sarebbe stata commessa da esponenti di diversi schieramenti politici, per questo motivo i fascicoli aperti sono diversi. Nelle informative si parla di voti venduti per 30 o 50 euro, oppure attraverso il sistema dei rappresentanti di lista utilizzati come veri e propri raccoglitori di preferenze. C’è chi, invece, avrebbe persino preteso la consegna della scheda elettorale per avere la certezza del voto.