Una vera esecuzione: ieri sera nel parco degli Acquedotti a Roma è stato ucciso con un colpo alla nuca, Fabrizio Piscitelli, 53 anni, detto “Diabolik”, ultras della Lazio.
L’uomo è morto sul colpo. Era seduto su una panchina quando è stato ucciso verso le 19 di ieri. Il killer che ha sparato era vestito da runner, secondo quanto emerge dalle indagini e dalle prime testimonianza raccolte.
Piscitelli aveva precedenti: era stato condannato nel 2015 con altri 3 capi ultrà, a 3 anni e 6 mesi nell’ambito processo di primo grado per il tentativo di scalata alla Lazio. Secondo la ricostruzione dei pm Rocco Fava, Vittoria Bonfanti ed Elisabetta Ceniccola – come riporta Repubblica – gli imputati avrebbero compiuto una “campagna” intimidatoria e di pressioni sul presidente del club Claudio Lotito finalizzata a fargli cedere il club ad un gruppo farmaceutico ungherese.
Ancora nel 2016 Piscitelli aveva subito il sequestro di oltre 2 milioni di euro, compresa anche una villa a Grottaferrata (provvedimento poi annullato dalla Cassazione) dopo le indagini della Direzione Distrettuale Antimafia che lo vedevano coinvolto in un traffico internazionale di sostanze stupefacenti provenienti dalla Spagna.
(foto Repubblica)