Una diffida, indirizzata alla Asl di Bari dai sindacati, per intimare di “non trasferire o utilizzare più medici in aree di cui non sono specialisti e a revocare eventuali provvedimenti di questo genere”.
È quanto firmato, questa mattina, dai sindacati Cgil-Fp Medici, Federazione Cisl medici e Cimo-Fesmed, che chiedono che non sia consentito lo svolgimento dell’attività “al di fuori del perimetro normativamente delineato, di prestazioni sanitarie che potrebbero esporre a rischio i pazienti e lo stesso personale impropriamente addetto”. Attività che, secondo i referenti delle sigle sindacali, sarebbero richieste attraverso “ordini di servizio di dubbia legittimità” e che potrebbero comportare anche una diffusione ulteriore del contagio per la commistione del personale fra reparti Covid e reparti non Covid.
“Nessun medico si tira indietro – proseguono i sindacati – ma non è immaginabile utilizzare in reparti Covid reumatologi, dermatologi, oculisti e odontoiatri senza la necessaria formazione né specialità equipollente o equivalente. Un pericolo non solo per lo stesso personale medico utilizzato, ma anche per i pazienti”.