Per il secondo anno consecutivo la città non potrà vestirsi a festa celebrando, così come di consueto, il suo Santo Patrono. I baresi dovranno attendere il 2022 per celebrare la festa di San Nicola e vedere le strade della città popolarsi di cittadini e turisti pronti a festeggiare come di consueto. A differenza dell’anno scorso però, in cui le celebrazioni liturgiche si sono tenute senza che nessuno potesse avere accesso in alcun modo, quest’anno 130 fedeli potranno essere presenti in Basilica.
Il tutto avverà con la città blindata e nel rispetto Covid che prevede, primo fra tutti, la necessità di distanziamento. Per questa ragione, nel tentativo di evitare assembramenti e rischi contagi, anche nel tentativo di arginare la possibilità che comunque, i fedeli possano sostare all’esterno, l’amministrazione comunale ha previsto una serie di limitazioni al traffico pedonale e veicolare. In particolare, le zone in cui ci saranno limitazioni, sono sia le aree limitrofe alla Basilica di San Nicola, sia quelle nel tratto di lungomare che costeggia la città vecchia. Già a partire da oggi, sino al 9 maggio, sarà infatti in vigore il divieto di transito, dalle ore 8 alle ore 22 ad auto e pedoni. A fare eccezione saranno i residenti e i fedeli che devono partecipare alle celebrazioni liturgiche. Inoltre, sarà consentito l’accesso ai mezzi autorizzati, come ad esempio quelli di soccorso e le forze pubbliche. Per l’8 maggio, in particolare, il divieto sarà valido sin dalle ore 4 del mattino.
Inoltre, a partire da oggi e fino alla sera del 7 maggio, piazza San Nicola sarà interessata dalle attività di preparazione e di svolgimento dell’evento “Nicolaus: e venne dal mare”, al quale potrà accedere solo il personale provvisto di pass. Si tratta di una manifestazione che sostituirà il tradizionale corteo di San Nicola, annullato a causa dell’emergenza sanitaria. L’obiettivo è quello di provare a dare un tocco di normalità all’assenza di questa festività che tanto sta costando ai baresi che, per il secondo anno consecutivo, dovranno fare a meno di giornate che non solo appartengono al folklore e alla cultura del territorio, ma sono, di fatto, anche un barlume di speranza nei momenti più bui. I fedeli che non saranno presenti durante le celebrazioni in Basilica, in attesa di poter tornare a festeggiare, potranno seguire le celebrazioni da remoto.