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Resta il coprifuoco, forse posticipato alle 23. Riparte il settore wedding da giugno: le ipotesi del nuovo decreto

Pubblicato da: redazione | Mar, 11 Maggio 2021 - 07:30

Resta il coprifuoco, anche se sarà posticipato molto probabilmente alle 23; il settore del wedding ripartirà a metà giugno mentre i centri commerciali potranno tornare ad accogliere clienti anche nei fine settimana forse già dal 22 maggio. E non è escluso che si arrivi ad una revisione dei parametri che determinano il cambio di colore delle Regioni: al posto dell’Rt diventerà determinante l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva. Si delinea il ‘pacchetto’ di interventi che andranno a modificare il decreto, pacchetto che potrebbe essere esaminato nella cabina di regia tra le forze di maggioranza convocata da Palazzo Chigi. Lo rivela l’Ansa.

La verifica dei prossimi giorni sarà poi l’occasione per indicare anche gli interventi che interessano quei settori che non hanno ancora ripreso l’attività. Il wedding, ad esempio, dovrebbe ripartire il 15 giugno; e una data dovrebbe arrivare anche per le piscine al chiuso. Il centrodestra è in pressing per anticipare già a lunedì prossimo l’apertura dei ristoranti al chiuso e delle palestre (prevista invece per il 1 giugno), dei centri commerciali nei fine settimana – domani i 1.300 punti vendita sparsi in Italia abbasseranno le saracinesche per protestare proprio contro la prolungata chiusura – mentre per i parchi tematici si punta al primo giugno (ora fissata al primo luglio) ma difficilmente le richieste verranno accolte. E’ molto probabile invece che ci sia un ragionamento sulla richiesta che arriva dalle Regioni di rivedere l’Rt: con il sistema in vigore, se si va sopra l’1 si passa automaticamente in arancione e con 1,25 in rosso.

 

Intanto per il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, si potrebbe ripensare all’utilizzo della mascherina, obbligandone l’uso solo in caso di assembramenti o luoghi affollati. Ipotesi, però, che potrà essere seriamente presa in considerazione – come conferma lo stesso sottosegretario – solo una volta superata quota 30 milioni di dosi somministrate. Cosa che secondo Giovanni Corrao, professore di statistica medica all’Università Milano Bicocca, potrebbe avvenire per il 22 giugno. A spingere per avere più fiale a disposizione sono le Regioni con in testa i presidenti Lombardia, Attilio Fontana, e del Veneto, Luca Zaia, che lamenta l’insufficienza di dosi. (Ansa)

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